Ancora oggi è difficile essere donne nel mondo del lavoro, in un Paese dove l'assenza di un welfare capace di conciliare la vita familiare e quella lavorativa pesa come un macigno. Il racconto filmico
Affrontare i grandi temi del lavoro, del sindacato, della partecipazione e della rappresentanza ricorrendo al linguaggio universale del cinema. Con Cinema & Lavoro vogliamo proporre non solo titoli da guardare e gustare, da soli o in compagnia, ma anche offrire spunti di riflessione rinunciando agli schemi della formazione accademica.
L'espressione fu coniata nel 1978 da Marilyn Loden in un'intervista e poi usata nel 1984 da Gay Bryant, fondatrice ed ex-direttrice della rivista Working Woman, allora in procinto di assumere la direzione di Family Circle, in un'intervista nella quale dichiarava: «Le donne hanno raggiunto un certo livello, io lo chiamo il tetto di cristallo. Sono nella parte superiore del management intermedio, lì si sono fermate e restano bloccate. Non c'è abbastanza spazio per tutte quelle donne ai vertici. Alcune si stanno orientando verso il lavoro autonomo. Altre stanno uscendo e mettono su famiglia».
Se agli inizi degli anni 50, il mercato del lavoro italiano si apriva alle donne creando anche nuovi spazi lavorativi, non così è stato per le opportunità offerte, al di là delle flessioni occupazionali che dal 36.6% di metà del secolo scorso hanno oscillato sino a quelle attuali, passando da un 29% del 1971 sino alla crescita degli anni 90. Il primo ostacolo, mai veramente risolto, è rappresentato dalle discriminazioni legate alla maternità: metà delle donne al lavoro sono mamme, con una progressiva diminuzione in relazione al numero dei figli. Ci volle un decreto legislativo, il 198 del 2006, per rendere illeciti i quesiti posti dal datore di lavoro, al momento dell'assunzione, su maternità e affettività familiare.
Nel periodo tra il 2014 ed il 2015 (3) si stimano in 800 mila le donne costrette a licenziarsi dopo la maternità, nonostante già dal 2012 con la legge 92 le "dimissioni in bianco" erano state messe al bando. I dati rappresentano con eloquenza quanto sia ancora oggi difficile essere donne nel mondo del lavoro in un Paese dove l'assenza di un welfare capace di conciliare la vita familiare e quella lavorativa pesa come un macigno.
di Michele Placido
Vai al video di presentazione
Vai alla scheda del film
di Sarah Gavron
Vai al video di presentazione
Vai alla scheda del film
di Paolo Virzì
Vai al video di presentazione
Vai alla scheda del film
di Giuseppe De Santis
Vai al video di presentazione
Vai alla scheda del film
di Daniele Vicari
Vai al video di presentazione
Vai alla scheda del film
Per non limitarci a vedere i film suggeriti, ma per discuterne insieme, commentare, dibattere, suggerire, puoi utilizzare l'area commenti disponibile in corrispondenza di ogni nostro video di proposta sul canale YouTube della CISL FP Verona.
Se hai una utenza Google, per essere sempre aggiornato sulle nuove proposte iscriviti al nostro canale
è un progetto curato da Marco Nundini e Danny Marchi per CISL FP Verona. Per informazioni o contatti su questa iniziativa: cinemaelavoro@cislfpverona.it. Marchi e nomi commerciali citati sono di proprietà delle relative aziende.
condividi questa pagina con chi vuoi
© 2023 Cisl FP Verona - Dipartimento Comunicazione Cisl FP Veneto
Documenti trasparenza - Cookie - SA - AR - Segnala link errato - Photo Credits