Spassosa, originale commedia, un balletto grottesco e paradossale
attorno al mondo del precariato, dove se c'è una piccolissima speranza
di essere assunti, è indispensabile nascondere la laurea.
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Pietro Zinni, geniale ricercatore in neurobiologia di 37 anni, è
licenziato a causa dei tagli all'università e deve improvvisamente
trovare un modo per sbarcare il lunario. Ma cosa può fare uno che nella vita ha
sempre e solo studiato? Semplice: organizzare una banda criminale assolutamente fuori dalle righe... accademiche naturalmente! Pietro recluta quindi i migliori tra i suoi ex
colleghi di università, grandi cervelli costretti ai margini della società , obbligati ad accettare i mestieri più disparati. Le loro competenze, dalla semiotica
interpretativa alla macroeconomia dinamica, passando per la chimica computazionale e l'antropologia culturale, si
riveleranno assolutamente perfette per il successo nel mondo della
malavita. Ma riusciranno a gestire la loro nuova vita di criminali?
Il cast del film
Dati tecnici del film
Recensioni al film:
"Segnatevi questo titolo perché segna la riscossa della commedia all'italiana dopo tanta volgarità, noia, qualunquismo: 'Smetto quando voglio' del 32enne salernitano Sydney Sibilla si mangia tutti i cinepanettoni e recupera con ritmo la leggerezza del racconto da gruppo di perdenti alla Monicelli. Questi laureati ricercatori disoccupati esperti di antropologia ed epigrafia, sono i soliti ignoti di oggi: l'idea viene dal trafiletto di un giornale su due laureati in filosofia che da netturbini discutono di Ragion Pura. (...) Pur puntando al paradosso, il film racconta una gioventù molto verosimile nelle sue illusioni perdute e si diverte a caratterizzare questi amici lanciati in un'operazione alla 'Full Monty' anche se molti citano la serie 'Breaking Bad' che ha una similitudine apparente, ma il tono è diverso. Finalmente un film con soggetto, cast di prim'ordine, sceneggiatura (scritta dal regista con Valerio Attanasio) che resiste fino all'ultima battuta, una pregnante fotografia di Vladan Radovic: e non c'è invasione di product placement, cioè pubblicità. Da notare l'assenza di volgarità e di quei molesti stereotipi che inficiano i film sui giovani. Si parla, scherzando fino a un certo punto, del dramma di una generazione perduta nella crisi che manda in tilt anche il pudore etico: vince il divertimento del racconto curioso che si mette in moto e non molla più la presa. Gruppo virile di non divi in bilico tra cinema, tv e teatro, a cominciare da Edoardo Leo, il deus ex machina, sposato a Valeria Solarino. Tutti da citare per l'entusiasmo con cui affrontano questa fantastica avventura, dal gruppo 'Boris' (Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti) al villain Neri Marcorè fino a Libero de Rienzo, dalla taglia L di Stefano Fresi a Lorenzo Lavia, Solli e Poggi." (Maurizio Porro, dal Corriere della Sera del 6 febbraio 2014.
su questo film:
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