Covid 19 - Azienda Ospedaliera di Verona: riparte la Geriatria, aree protette, dati dei tamponi e tempi di vestizione
Primo esito delle sollecitazioni effettuate all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, il report dell'incontro di ieri in videoconferenza.
Geriatria di Borgo Trento
L'epilogo del nostro deciso intervento come CISL FP Verona sul cluster epidemico della "Geriatria B" di Borgo Trento, passato agli onori della cronaca regionale, è stato comunicato ieri, nel corso dell'incontro in videoconferenza con l'Azienda. Il reparto, dopo la necessaria sanificazione, riapre con una disponibilità di 29 posti letto. Le stanze, originariamente di 5/6 posti letto, sono state ora predisposte per ospitare da 1 ad un massimo di 3 posti letto. Non solo, è stata prevista una zona filtro di alcune stanze singole per ospitare i pazienti in ingresso fin tanto che per gli stessi non sia pervenuto l'esito del tampone e che sia stata accertata la negatività o la positività al Covid-19.
E' di venerdì scorso, così come è stato relazionato nel video incontro, una linea di indirizzo che l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha trasmesso ai reparti, linea nella quale si specifica che per paziente in ingresso con tampone indeterminato o con tampone negativo ma con quadro radiologico sospetto per COVID +, lo stesso sia accolto nelle specifiche aree di degenza di competenza, in zone “protette” individuate presso gli specifici moduli di attività.
La stessa linea definisce poi che tali aree consistono in almeno un paio di stanze singole, da riservare per i pazienti sopra descritti e nelle quali si applicano in via cautelare tutte le precauzioni che si adottano per i pazienti COVID-19 positivi. Tali stanze devono essere utilizzate anche in caso di paziente già ricoverato che manifestasse sintomi suggestivi per infezione COVID-19, in attesa di refertazione del tampone. In caso di positività il paziente deve essere trasferito nelle aree COVID dedicate.
Una linea che sposa la teoria da noi sostenuta con la richiesta che abbiamo inoltrato all'Amministrazione di porre in atto ogni norma di massima tutela, incluse le mascherine Ffp2 ove non sia ancora disponibile, anche in presenza di pazienti asintomatici, l'esito del tampone.
Tamponi ai dipendenti: la situazione attuale
Stante anche le nostre pressanti segnalazioni l'Azienda si è attivata per eseguire il tampone a tutto il personale e nella mattinata di ieri (15 aprile) il numero di lavoratori tamponati in Azienda era di 5.850 su 6.300 (il numero include anche i medici specializzandi). Un dato incoraggiante, tenuto conto che il numero di tamponi è assai più elevato in quanto molti lavoratori sono stati sottoposti a più tamponi. I positivi sono risultati 228, il 3,9% rispetto al personale tamponato. Di questi sono 83 gli Infermieri, 40 gli altri professionisti e operatori sanitari e 19 i dipendenti del'area tecnica, cui si aggiungono alcuni amministrativi e 75 tra medici e medici specializzandi. Un dato che, pur mantenendosi al di sotto di altre aziende sanitarie, conferma che in termini di sicurezza esistono margini di miglioramento che devono superare le linee guida, spesso contraddittorie, adottate sino ad oggi. A breve dovrebbe anche partire lo studio sierologico che coinvolgerà tutto il personale.
Tempi di vestizione e svestizione
Appare chiaro che la complessità posta nella corretta vestizione e soprattutto nelle modalità di svestizione a fine turno, per il personale che opera nelle aree Covid-19, ha fatto saltare gli schemi rispetto a quanto l'attuale assetto contrattuale predispone per questa fase dell'attività. Si tratta di una situazione certamente non ordinaria e per la quale CISL FP Verona ha chiesto di valutare ogni azione tesa al riconoscimento di un tempo maggiore e coerente con la realtà epidemica, rispetto a quanto è oggi contrattualmente previsto per vestizione e svestizione. In questa fase interlocutoria che vorrebbe il coinvolgimento della Regione Veneto, l'Azienda non ha posto un vincolo al riconoscimento di tale prolungamento orario come straordinario.
Assunzioni straordinarie Covid 19
Siamo a quota 92 lavoratori rispetto ai 101 autorizzati dalla Regione Veneto nel piano di assunzioni straordinarie per fronteggiare l'epidemia. Dei 67 infermieri, in settimana si dovrebbe raggiungere il numero di 64 in servizio, mentre sono 24 gli OSS già attivi rispetto ai 29 previsti (complice il fatto che alcuni siano già in infortunio Covid-19 rispetto alle aziende di provenienza). I Tecnici di Laboratorio raggiungeranno a breve quota 4 cui si aggiungerà un fisioterapista nel corso del mese. A fronte però del mancato riassorbimento degli operatori legati al fisiologico turnover (cessazioni, pensionamenti), la CISL FP Verona ha sollecitato l'Azienda a richiedere ulteriori posti di Infermieri ed OSS, anche in funzione della incognita posta dalla fase due dell'emergenza, con la ripresa delle attività produttive.
In corso di giornata forniremo maggiori informazioni su interventi legati ad altre criticità segnalate.
Geriatria di Borgo Trento
L'epilogo del nostro deciso intervento come CISL FP Verona sul cluster epidemico della "Geriatria B" di Borgo Trento, passato agli onori della cronaca regionale, è stato comunicato ieri, nel corso dell'incontro in videoconferenza con l'Azienda. Il reparto, dopo la necessaria sanificazione, riapre con una disponibilità di 29 posti letto. Le stanze, originariamente di 5/6 posti letto, sono state ora predisposte per ospitare da 1 ad un massimo di 3 posti letto. Non solo, è stata prevista una zona filtro di alcune stanze singole per ospitare i pazienti in ingresso fin tanto che per gli stessi non sia pervenuto l'esito del tampone e che sia stata accertata la negatività o la positività al Covid-19.
- vedi anche primo post su intervento CISL FP Geriatria Borgo Trento
- vedi anche secondo post intervento CISL FP Geriatria
- vedi intervento TG3 Regione Veneto CISL FP su Geriatria
E' di venerdì scorso, così come è stato relazionato nel video incontro, una linea di indirizzo che l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha trasmesso ai reparti, linea nella quale si specifica che per paziente in ingresso con tampone indeterminato o con tampone negativo ma con quadro radiologico sospetto per COVID +, lo stesso sia accolto nelle specifiche aree di degenza di competenza, in zone “protette” individuate presso gli specifici moduli di attività.
La stessa linea definisce poi che tali aree consistono in almeno un paio di stanze singole, da riservare per i pazienti sopra descritti e nelle quali si applicano in via cautelare tutte le precauzioni che si adottano per i pazienti COVID-19 positivi. Tali stanze devono essere utilizzate anche in caso di paziente già ricoverato che manifestasse sintomi suggestivi per infezione COVID-19, in attesa di refertazione del tampone. In caso di positività il paziente deve essere trasferito nelle aree COVID dedicate.
Una linea che sposa la teoria da noi sostenuta con la richiesta che abbiamo inoltrato all'Amministrazione di porre in atto ogni norma di massima tutela, incluse le mascherine Ffp2 ove non sia ancora disponibile, anche in presenza di pazienti asintomatici, l'esito del tampone.
Tamponi ai dipendenti: la situazione attuale
Stante anche le nostre pressanti segnalazioni l'Azienda si è attivata per eseguire il tampone a tutto il personale e nella mattinata di ieri (15 aprile) il numero di lavoratori tamponati in Azienda era di 5.850 su 6.300 (il numero include anche i medici specializzandi). Un dato incoraggiante, tenuto conto che il numero di tamponi è assai più elevato in quanto molti lavoratori sono stati sottoposti a più tamponi. I positivi sono risultati 228, il 3,9% rispetto al personale tamponato. Di questi sono 83 gli Infermieri, 40 gli altri professionisti e operatori sanitari e 19 i dipendenti del'area tecnica, cui si aggiungono alcuni amministrativi e 75 tra medici e medici specializzandi. Un dato che, pur mantenendosi al di sotto di altre aziende sanitarie, conferma che in termini di sicurezza esistono margini di miglioramento che devono superare le linee guida, spesso contraddittorie, adottate sino ad oggi. A breve dovrebbe anche partire lo studio sierologico che coinvolgerà tutto il personale.
Tempi di vestizione e svestizione
Appare chiaro che la complessità posta nella corretta vestizione e soprattutto nelle modalità di svestizione a fine turno, per il personale che opera nelle aree Covid-19, ha fatto saltare gli schemi rispetto a quanto l'attuale assetto contrattuale predispone per questa fase dell'attività. Si tratta di una situazione certamente non ordinaria e per la quale CISL FP Verona ha chiesto di valutare ogni azione tesa al riconoscimento di un tempo maggiore e coerente con la realtà epidemica, rispetto a quanto è oggi contrattualmente previsto per vestizione e svestizione. In questa fase interlocutoria che vorrebbe il coinvolgimento della Regione Veneto, l'Azienda non ha posto un vincolo al riconoscimento di tale prolungamento orario come straordinario.
Assunzioni straordinarie Covid 19
Siamo a quota 92 lavoratori rispetto ai 101 autorizzati dalla Regione Veneto nel piano di assunzioni straordinarie per fronteggiare l'epidemia. Dei 67 infermieri, in settimana si dovrebbe raggiungere il numero di 64 in servizio, mentre sono 24 gli OSS già attivi rispetto ai 29 previsti (complice il fatto che alcuni siano già in infortunio Covid-19 rispetto alle aziende di provenienza). I Tecnici di Laboratorio raggiungeranno a breve quota 4 cui si aggiungerà un fisioterapista nel corso del mese. A fronte però del mancato riassorbimento degli operatori legati al fisiologico turnover (cessazioni, pensionamenti), la CISL FP Verona ha sollecitato l'Azienda a richiedere ulteriori posti di Infermieri ed OSS, anche in funzione della incognita posta dalla fase due dell'emergenza, con la ripresa delle attività produttive.
In corso di giornata forniremo maggiori informazioni su interventi legati ad altre criticità segnalate.