Sanità privata: nota confederale rispetto ai congedi "covid 19" e azioni CISL FP Verona
La nota confederale
Con una nota congiunta dei sindacati confederali, a firma di Marianna Ferruzzi per la CISL FP, si apprende con disappunto della richiesta indirizzata dalla Associazione ARIS al Presidente del Consiglio Conte e ai Ministri Catalfo e Speranza, con cui sono chieste modifiche all’art. 23 del Decreto Legge n.18/2020 Cura Italia, tese a limitarne la fruizione per il personale sanitario, secondo le modalità disposte dal successivo art. 24 per quanto riguarda la L.104/92.
Le motivazioni che stanno alla base della richiesta di ARIS, par di capire, sarebbero riconducibili a possibili ripercussioni negative sulla funzionalità delle strutture derivanti dalla fruizione, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica e privata, dei congedi previsti dall’articolo in questione. Sfugge, evidentemente, alla attenzione dell'Associazione in questione, che la ratio della norma consiste nel fornire, anche a personale in prima linea e sottoposto in questa fase drammatica a rilevantissimi problemi, un supporto nella gestione dei figli e delle famiglie che, non per loro scelta ma per favorire il contenimento dell’epidemia, devono fronteggiare anche la chiusura delle scuole.
Le motivazioni che stanno alla base della richiesta di ARIS, par di capire, sarebbero riconducibili a possibili ripercussioni negative sulla funzionalità delle strutture derivanti dalla fruizione, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica e privata, dei congedi previsti dall’articolo in questione. Sfugge, evidentemente, alla attenzione dell'Associazione in questione, che la ratio della norma consiste nel fornire, anche a personale in prima linea e sottoposto in questa fase drammatica a rilevantissimi problemi, un supporto nella gestione dei figli e delle famiglie che, non per loro scelta ma per favorire il contenimento dell’epidemia, devono fronteggiare anche la chiusura delle scuole.
Sfugge altresì, altrettanto evidentemente, come la fruizione di quei permessi comporterà – per i fruitori – una rilevante decurtazione salariale; un pesante sacrificio, ancor più per coloro che hanno visto pesantemente colpito il proprio reddito da quasi tre lustri di vergognoso mancato rinnovo contrattuale. Non stupisce, purtroppo, questo atteggiamento da parte di ARIS che, evidentemente, privilegia la salvaguardia dell’operatività e dei margini operativi ad un intervento che tenti, seppur in modo limitato, di contemperare le esigenze dei professionisti che lavorano con quelle indifferibili della cura e dell’assistenza.
Le azioni a Verona
La CISL FP di Verona, oltre ad attivarsi per un'attenta valutazione delle segnalazioni nella provincia scaligera, si è impegnata nella firma degli accordi sindacali
finalizzati all'attivazione del Fondo di Integrazione Salariale per effetto di
quanto previsto dall’art.19 del Decreto Legge 18/2020. Non solo, ha provveduto a contattare le strutture che ancora non avessero attivato tali procedure per rendersi immediatamente disponibili al tavolo trattante, quanto a tutela della
parte economica dei lavoratori dell’Azienda, evitando nel contempo l’erosione
delle ferie di attribuzione per l’anno corrente, in linea con quanto l’attuale
normativa emergenziale prevede.
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