Covid 19 - CISL FP rassegna stampa: l'urlo degli infermieri "Dateci più protezioni", al front office senza mascherine

Nell'edizione di ieri, il quotidiano L'Arena, a testimonianza di tutto l'impegno che CISL FP Verona sta ponendo in questi drammatici momenti, riprende alcune dichiarazioni di questi ultimi giorni di Giovanni Zanini, Segretario generale CISL FP Verona e di Paolo Libero, responsabile regionale Veneto del Coordinamento delle Professioni Sanitarie nato in seno alla CISL FP.

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L'articolo, a firma di Enrico Santi, parla di chiamiamo spesso eroi e che "sono in prima linea, ma spesso hanno la sensazione di dover combattere a mani nude contro un nemico subdolo e invisibile. Oltre a quelli che lavorano nelle terapie intensive e nei reparti di malattie infettive, ce ne sono molti altri che operano nelle strutture ospedaliere a garantire i servizi sanitari. Insieme ai medici, sono i più esposti, dal momento che ogni paziente può essere un “positivo“. E contro il contagio spesso devono difendersi con mezzi inadeguati".

Quanto l'autore afferma è sottolineato dalle parole di Giovanni Zanini, egli stesso infermiere: «Se perdiamo gli infermieri è una catastrofe, non possiamo certo sostituirli con dei geometri. Insieme ai medici sono i primi a dover essere tutelati ed è questo che chiediamo a gran voce. Il problema principale è avere le dotazioni per lavorare in sicurezza, mascherine adeguate soprattutto, mentre ora le disposizioni sono quelle di usare la stessa per l’intero turno, non tenendo conto che dopo alcune ore perdono la loro capacità protettiva. Chiedono di non essere abbandonati perché infermiere e infermieri sono i primi a esporsi, sono abituati a stare a contatto con chi soffre e sono disponibili a dare se stessi per vederli guarire. Ma la cosa che più spaventa è non sentirsi sufficientemente protetti, sia per sé che per i pazienti. Basti pensare che fino a poche settimane fa i dipendenti ricevevano circolari nelle quali si chiedeva, anche a chi lavora nei front-office, di non mettere le mascherine “per non creare allarmismo tra gli utenti“».

Rincara la dose Paolo Libero che parla di «situazione drammatica perché da quando è cominciata l’emergenza coronavirus c’è una carenza cronica di mascherine e di altri presidi che vengono centellinati. Se tutti, fin dall’inizio, fossero stati dotati di protezioni adeguate», afferma, «ora tra il personale sanitario che opera in prima linea avremmo pochi contagiati e invece l’Italia detiene un triste primato per quanto riguarda medici e infermieri... Ci hanno promesso che arriveranno forniture importanti, speriamo sia così perché la situazione è grave».

Tra le affermazioni di Paolo Libero, riportate dall'autore dell'articolo, si parla anche di «ricadute a livello psicologico che tanti porteranno a lungo con sé perché chi è stato rilevato positivo al tampone, oltre alla preoccupazione per i familiari, avverte anche quella per eventuali altre persone che può aver contagiato».

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Già nelle settimane precedenti CISL FP Verona si era attivata per una informazione estesa dell'emergenza, che non restasse solo arginata all'interno degli ambienti sanitari in cui si lotta contro il virus, ma che rappresentasse un fondamentale contributo alla consapevolezza della situazione per l'intera comunità, per tutta la cittadinanza, perché si sappia che quello per cui oggi si batte "il sindacato" è la salute di tutti, nessuno escluso. Le persone prima di tutto.