Cisl FP Verona. 1° maggio, festa e occasione per parlare del lavoro oggi

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Abbiamo già avuto modo di scriverlo, la festa dei lavoratori affonda le sue radici in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d'America. Per chi non lo rammenta, nel 1866 fu approvata a Chicago la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in vigore soltanto l'anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un'importante manifestazione, con migliaia di partecipanti.

Una data portata alla memoria collettiva non tanto per la festa che essa voleva rappresentare, ma perché la polizia, chiamata a reprimere l'assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri. Molti di noi ogni 1° maggio scendono in piazza, sventolano bandiere, intonano inni, ma pochi rammentano le origini storiche di questa festa che celebra i lavoratori di tutto il mondo. Lo scrivo perché è proprio il 1° maggio che credo sia importante rimarcare uno dei doveri del sindacato: fare cultura del lavoro, raccontare, insegnare. Perché è molto difficile parlare di futuro se non ricordiamo da dove veniamo e perché ci è dato di esistere per supportare quotidianamente la lavoratrici ed i lavoratori che credono in noi.

Giovanni Zanini (Segretario Generale CISL FP Verona)

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Cinema&Lavoro Taccuini - Speciale 1° maggio
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Come ormai consuetudine, ancor più in questo 2022 che ha da pochi giorni visto una netta affermazione della CISL FP Verona nel rinnovo delle RSU del Pubblico Impiego, grazie anche alla fiducia accordataci da chi ci ha scelto, abbiamo voluto affidarci alla «settima arte» per proporvi spunti di riflessione che vadano oltre le tradizionali e importanti manifestazioni di piazza.

I primi mesi di questo 2022 vedono l’uscita in sala di alcune interessanti pellicole, curiosamente tutte francesi, che hanno l’obiettivo di raccontarci il lavoro, quello di oggi. Unendoci al coro dei festeggiamenti, con l’obiettivo di offrire a tutti i nostri iscritti, alle lavoratrici ed ai lavoratori che ci seguono, un ulteriore spunto di riflessione ed approfondimento sulla storia del lavoro e del sindacato, vi raccontiamo cosa bolle in pentola, pardon, nella gabina del proiezionista (leggi anche l’approfondimento sul magazine «Cinema, lavoro e sindacato» a pagina 16).

Non mancherà tuttavia la nostra proposta di streaming all’interno della nostra rassegna Cinema & Lavoro, questa volta dedicata ad un docufilm di Ettore Scola dal titolo "Trevico Torino viaggio nel Fiat Nam"

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