Terzo Settore: CERRIS Verona. CISL FP intervenire subito per tutelare ospiti e lavoratori

La grave situazione venutasi a creare all'interno del CERRIS di Verona, gestito in appalto, richiede un intervento urgente e risoluto. La CISL FP di Verona ha già inviato note formali all'ATI, la società che raggruppa cinque cooperative e che è direttamente coinvolta nella gestione affidatale dall'Azienda ULSS9 Scaligera, alla stessa azienda sanitaria territoriale e alla Regione del Veneto.

Vi si rendiconta delle numerose e circostanziate segnalazioni che raccontano delle difficilissime condizioni di lavoro del personale di cooperativa, ormai "decimato" in termini numerici, impiegato oggi presso la struttura di assistenza. Personale che, per il carico di lavoro, la complessità assistenziale dei pazienti, la gestione di doppi turni fino al limite delle 14 ore continue, la sistematica variazione del prospetto orari, è ormai giunto al limite della capacità di risposta assistenziale e di resistenza operativa.

Siamo davanti ad un insostenibile turnover del personale che si dimette e che non permette più quel corretto e necessario affiancamento dei colleghi neo assunti, percorso inderogabile al fine di scongiurare il rischio clinico.

La difficoltà di arruolare altri operatori per sostituire le ormai evidenti e gravi carenze di organico, le dimissioni volontarie del personale per raggiunti limiti di sopportabilità del carico e delle condizioni di lavoro stanno producendo una grave emergenza in termini di sicurezza per gli assistiti del CERRIS. Vano ed inconsistente anche il tentativo di arruolare o trasferire personale dalla struttura di Marzana a quella del CERRIS, operazione tampone che  rischia di produrre soltanto ulteriori dimissioni volontarie all'interno dell'intero sistema.

CISL FP di Verona è vicina alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti e per questo a chiesto un incontro urgente per capire lo stato dell’arte e cosa intenda fare la Committente per risolvere l'’emergenza. In caso di mancata ed immediata convocazione, ci vedremo costretti ad interessare l’Amministrazione Centrale e gli organi locali preposti ad assicurare la sicurezza dei cittadini e la salute pubblica, nonché a ricorrere alla Procura della Repubblica competente perché assuma i provvedimenti del caso.