Servizi educativi infanzia e scuole infanzia. CISL FP: rafforzare e prorogare misure straordinarie.

La Cisl FP scrive ai Ministri dell'Istruzione e della Funzione Pubblica per conto delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia (0-6 anni) per chiedere la proroga e rafforzare le misure straordinarie in favore non solo degli operatori impegnati sul campo, ma degli stessi utenti che di tali servizi si avvalgono.

Per le famiglie
I servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia (art. 2 del d.lgs. 65/2017) durante l'anno scolastico 2020/2021, profondamente segnato dall'emergenza epidemiologica in corso, oltre ad aver garantito, ciascuno in base alle proprie caratteristiche funzionali, la continuità dei processi di cura, educazione ed istruzione dei piccoli utenti hanno costituito anche lo strumento di risposta principale per le esigenze conciliative delle famiglie. La pandemia, pertanto, ha reso quanto mai palese il ruolo strategico del Sistema integrato di educazione e istruzione per la tenuta socio-economica del Paese. Presumibilmente, l'anno scolastico 2021/2022, richiederà di reiterare misure che consentano la prosecuzione delle attività didattiche in presenza in condizioni di massima sicurezza, tra le quali la riduzione del rapporto numerico bambino/educatrice e bambino/insegnante in modo da garantire la stabilità dei gruppi.

Sottolineato quanto sopra scritto, la CISL FP nella nota trasmessa ai Ministri, ha voluto rimarcare la necessità di prorogare e rafforzare alcune misure straordinarie già adottate per l'anno scolastico in corso.

Per i lavoratori
Il naturale aggravio dei costi dettato dall'esigenza di garantire sostituzioni, organico potenziato e adeguati dispositivi di protezione individuale, pesa sui bilanci di enti che già versano in condizioni di difficoltà. La legge 13 ottobre 2020, n. 126 consente per l'anno scolastico 2020/2021 di non computare nel calcolo del limite finanziario per le forme di lavoro flessibile, la maggiore spesa sostenuta dai comuni e dalle unioni di comuni per la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato con il personale educativo, scolastico e ausiliario. Tale misura però, restando comunque condizionata alla sostenibilità finanziaria della maggiore spesa e al rispetto dell'equilibrio di bilancio degli enti, non costituisce una soluzione sufficiente.

In considerazione delle eccezionali esigenze organizzative necessarie ad assicurare il regolare svolgimento dei servizi educativi e scolastici gestiti dai comuni, la CISL FP richiede pertanto uno stanziamento urgente di risorse in favore degli enti e una contestuale proroga dell'art. 48 bis della legge 13 ottobre 2020, n. 126 per l'anno scolastico 2021/2022.

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Attingere alle graduatorie

Non solo, si richiede anche la proroga per il prossimo anno scolastico delle misure legislative  che consentono ai Comuni, in via transitoria, di affidare incarichi annuali temporanei, attingendo alle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi per l'infanzia, poiché la carenza di personale in possesso del titolo di studio necessario potrebbe compromettere la continuità di questi servizi.

La CISL FP di Verona, sempre attenta alla puntuale informazione dei propri iscritti, avrà cura di aggiornare tempestivamente su nuovi sviluppi.

Per maggiori dettagli: Angelo Tirapelle CISL FP Verona 3351785854