Sanità Privata e RSA: fallisce la conciliazione con AIOP e ARIS. Proclamato lo sciopero nazionale.
Le Segreterie Nazionali di FP Cgil - Cisl FP - Uil FPL, a seguito dell’espletamento con esito
negativo, del giorno 11 maggio, del tentativo obbligatorio di conciliazione per il personale non medico delle strutture sanitarie associate ad AIOP e ARIS (Sanità
Privata), AIOP RSA, ARIS RSA , hanno proclamato uno sciopero nazionale dello stesso personale per l’intera giornata o turno di lavoro per giovedì 18 giugno 2020.
Le motivazioni dello sciopero risiedono nella reiterata volontà delle controparti di non voler giungere alla
sottoscrizione del rinnovo del contratto Aiop-Aris dei dipendenti delle strutture della sanità privata,
scaduto da oltre 13 anni e nell’apertura del confronto per il rinnovo del CCNL del personale delle Rsa, scaduti da oltre 5 anni.
Nonostante una trattativa che dura da oltre due anni e sette mesi, nonostante gli impegni già assunti sia dalle
Regioni che dal Governo, al fine di sostenere il rinnovo del contratto, attraverso le modifiche inserite nel
D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, coordinato con la legge di conversione 19 dicembre 2019, n. 157, anche nel
tentativo di conciliazione i rappresentanti di AIOP ed ARIS hanno cercato di condizionare la chiusura
della trattativa e la firma del contratto, dove lo ricordiamo le tabelle di incremento sono già state
concordate, a “necessarie” quanto per noi inutili verifiche da effettuarsi con il Ministero dell’Economia e
delle Finanze.
Tale comportamento delle parti datoriali appare ancora più vergognoso se si pensa che, ancora una volta,
le professioniste ed i professionisti della sanità privata hanno operato, unitamente ai colleghi della sanità
pubblica, per far fronte alla grave emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 con la stessa professionalità ed
impegno ma senza gli stessi diritti ad un riconoscimento economico uguale.
Questi operatori meritano di non finire nuovamente nel dimenticatoio ed è loro dovuto un dignitoso contratto di lavoro in linea con quello che hanno fatto e che stanno facendo per Verona, per l'Italia tutta, accanto ai colleghi del settore pubblico.
Questi operatori meritano di non finire nuovamente nel dimenticatoio ed è loro dovuto un dignitoso contratto di lavoro in linea con quello che hanno fatto e che stanno facendo per Verona, per l'Italia tutta, accanto ai colleghi del settore pubblico.
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