Sanità. Emergenza Sospensione dei non vaccinati. CISL FP chiede assunzioni straordinarie

Con una lettera firmata dal Segretario Regionale CISL FP Veneto, Marj Pallaro, abbiamo scritto alla Regione del Veneto sul tema delle sospensioni del personale sanitario non vaccinato a seguito dell’applicazione delle previsioni dell’art. 4 del D.L. 44/2011.

E' ormai noto, infatti, che le Aziende sanitarie hanno avviato gli accertamenti sugli operatori interessati che a vario titolo non hanno ritenuto di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19. Una volta fatte le opportune verifiche si è provveduto in questi giorni ad avviare i provvedimenti di sospensione. A motivo del rispetto della riservatezza, le Aziende Sanitarie veronesi nel nostro caso, non possono acquisire informazioni in ordine all'intenzione o meno del lavoratore di aderire alla campagna vaccinale aziendale o all'avvenuta somministrazione o meno del vaccino. Tutto ciò comporta che il datore di lavoro è posto conoscenza del provvedimento di sospensione in maniera assolutamente inaspettata con conseguenze negative sull’organizzazione del lavoro in un contesto di dotazioni organiche carenti e già pesantemente provate dal grande impegno di contrasto alla pandemia.

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Per far fronte ai repentini vuoti di organico, abbiamo scritto ai vertici ddella sanità regionale, servirebbe un organico di sostituzione che consentisse di far fronte a questa emergenza. Invece si sta verificando che, per garantire i livelli di assistenza, i carichi di lavoro siano riversati sui colleghi vaccinati.

Oggi gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri, sono coinvolti, oltre che, nel garantire l’attività ordinaria, su indicazioni Regionali, in numerose attività straordinarie tese a recuperare le mancate prestazioni dovute al lock-down, assicurare la sorveglianza sanitaria, sostenere la campagna vaccinale e in rinforzo degli organici delle Case di Riposo.

Appare chiaro, a nostro avviso, che in questo contesto la sospensione non può certo essere compensata dal personale che rimane al lavoro, motivo per cui chiediamo alla Regione in primis, come già fatto in occasione di precedenti emergenze, compatibilmente con la disponibilità di professionisti e delle graduatorie disponibili, di procedere con ulteriori assunzioni straordinarie attraverso contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, incarichi professionali.