Sanità. Decreto Covid. Approvati importanti emendamenti. Bonus baby sitting per le professioni sanitarie
Dalle notizie battute nella serata di ieri (16 aprile 2021 ndr) apprendiamo dell'approvazione di alcuni importanti emendamenti al Decreto Covid, molti dei quali riguardanti i benefici concessi ad alcune categorie di lavoratori impegnati nella lotta alla pandemia e correlata alla difficile conciliazione lavoro famiglia.
Dell'estensione del bonus baby sitting alla Polizia Locale abbiamo già dato notizia (leggi il post), ma va detto che novità in tal senso arrivano anche del fronte caldo della sanità: un emendamento, sottoscritto da tutte le forze politiche, consente a tutti gli esercenti delle professioni sanitarie, operatori sociosanitari e assistenti sociali di fruire del bonus babysitting.
Grazie alla disponibilità dei ministri Orlando e Speranza per le coperture finanziarie, si colma così un vuoto per le categorie prima escluse e sempre in prima linea in questo anno e mezzo di pandemia. Per coloro che non hanno avuto tregua lavorativa, per coloro a cui non è possibile lavorare in smart working per assicurare i servizi che devono essere sempre garantiti, si concede con l’approvazione dell'emendamento l’accesso al bonus: un aiuto economico per i servizi di babysitting domiciliari o servizi territoriali.
"L’approvazione dell’emendamento", ha sottolineato alla stampa Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, "costituisce un atto di giustizia nei confronti di tutti i professionisti sanitari che, pur avendo risposto all’emergenza pandemica con spirito di sacrificio e dedizione, senza mai risparmiarsi e senza mai limitare il loro impegno, si erano visti in parte esclusi dall’accesso a questo prezioso aiuto"
Dell'estensione del bonus baby sitting alla Polizia Locale abbiamo già dato notizia (leggi il post), ma va detto che novità in tal senso arrivano anche del fronte caldo della sanità: un emendamento, sottoscritto da tutte le forze politiche, consente a tutti gli esercenti delle professioni sanitarie, operatori sociosanitari e assistenti sociali di fruire del bonus babysitting.
Grazie alla disponibilità dei ministri Orlando e Speranza per le coperture finanziarie, si colma così un vuoto per le categorie prima escluse e sempre in prima linea in questo anno e mezzo di pandemia. Per coloro che non hanno avuto tregua lavorativa, per coloro a cui non è possibile lavorare in smart working per assicurare i servizi che devono essere sempre garantiti, si concede con l’approvazione dell'emendamento l’accesso al bonus: un aiuto economico per i servizi di babysitting domiciliari o servizi territoriali.
"L’approvazione dell’emendamento", ha sottolineato alla stampa Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, "costituisce un atto di giustizia nei confronti di tutti i professionisti sanitari che, pur avendo risposto all’emergenza pandemica con spirito di sacrificio e dedizione, senza mai risparmiarsi e senza mai limitare il loro impegno, si erano visti in parte esclusi dall’accesso a questo prezioso aiuto"
Smart working per famiglie con disabili.
Approvata anche un'altra misura atta a garantire un sostegno maggiore ai genitori lavoratori con figli disabili in DAD o in quarantena, segnale importante rivolto alle migliaia di genitori di figli con disabilità, disturbi DSA o bisogni educativi speciali di ogni età in caso di quarantena, sospensione didattica o centri diurni.
La modifica accolta in Commissione estende la possibilità di accedere allo smart-working non solo ad uno, ma ad entrambi i genitori e, in caso di disabilità grave, consente anche, se uno ricorra al lavoro agile, che il secondo genitore possa comunque ottenere il congedo parentale, nel caso di figli con disabilità grave, senza limiti di età. Ma su questa norma attendiamo maggiori dettagli applicativi.
Approvata anche un'altra misura atta a garantire un sostegno maggiore ai genitori lavoratori con figli disabili in DAD o in quarantena, segnale importante rivolto alle migliaia di genitori di figli con disabilità, disturbi DSA o bisogni educativi speciali di ogni età in caso di quarantena, sospensione didattica o centri diurni.
La modifica accolta in Commissione estende la possibilità di accedere allo smart-working non solo ad uno, ma ad entrambi i genitori e, in caso di disabilità grave, consente anche, se uno ricorra al lavoro agile, che il secondo genitore possa comunque ottenere il congedo parentale, nel caso di figli con disabilità grave, senza limiti di età. Ma su questa norma attendiamo maggiori dettagli applicativi.