Funzioni Locali: Istituto Assistenza Anziani ai ferri corti con lavoratrici e lavoratori

Gravissima situazione all'Istituto Assistenza Anziani di Verona. L’ente dichiara guerra ai 500 lavoratori, oltre ai cessati ed ai pensionati degli ultimi 10 anni. Li porta in tribunale perché restituiscano le risorse della contrattazione aziendale degli ultimi 10 anni per presunte ed inesistenti irregolarità dell’amministrazione precedente.

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Una doccia fredda sui 500 dipendenti ed altrettanti pensionati e cessati. In continuità con lo stile, che colpisce a freddo, di questo Consiglio di Amministrazione, l’ente ha presentato domanda riconvenzionale al Giudice del lavoro chiedendo la restituzione delle Progressioni Economiche Orizzontali, della produttività (150 euro lordi negli anni 2011-2013), delle particolari responsabilità e dell’indennità di rischio percepite dai lavoratori negli ultimi 10 anni. 

I lavoratori  in questi due anni sono stati oggetto di prelievi mensili sulla busta paga per il “recupero” delle festività infrasettimanali godute negli ultimi 10 anni. Anziché accertare la legittimità del prelievo in sede giudiziale, l’ente ha proceduto direttamente al prelievo di ingentissime somme dalle buste paga. Le Organizzazioni Sindacali, per recuperare il lavoro straordinario collegato al “tempo per il cambio divisa” hanno quindi promosso in risposta, una serie di ricorsi presentando al Giudice del Lavoro i conteggi, per ciascun dipendente, del tempo utilizzato negli ultimi 5 anni per il cambio divisa e chiedendo il recupero dei relativi importi per lavoro straordinario.

L’ente, nei giorni scorsi, senza annunciare alcunché, ha presentato domanda riconvenzionale al Giudice del lavoro chiedendo ai lavoratori la restituzione di tutte le Progressioni Economiche erogate dal 1999 in quanto non sarebbero stati definiti i criteri meritocratici e sarebbero di “dubbia legittimità sotto il profilo dei criteri adottati per la loro attribuzione”.

Ecco, sulla base di dubbi, l’ente contesta che il fattore meritocratico a sostegno dell’assegnazione della PEO sia “palesemente inidoneo a garantire la valorizzazione dei meriti”. Chiede quindi al Giudice di far restituire le somme assegnate con le PEO ai lavoratori. Di pari tenore le motivazioni anche per gli altri istituti da restituire (indennità di rischio….).

L’ente salva invece l’assegnazione delle Posizioni Organizzative e le retribuzioni (posizione e risultato) ai dirigenti. Le Organizzazioni Sindacali hanno già programmato assemblee, incontri con parlamentari e consiglieri comunali e regionali e recuperato tutta la documentazione (accordi, costituzione fondi, schede di valutazioni…) necessaria per far valere in giudizio l’inconsistenza della richiesta dell’ente.

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Andremo dal Giudice a testa alta per difendere i lavoratori da un attacco che, per il loro tramite, è chiaramente rivolto alla gestione precedente dell’ente. Scenda in campo subito a difesa dei lavoratori il Sindaco di Verona o sarà un "massacro". Subito il Commissariamento dell’ente. Le Organizzazioni Sindacali invitano  i lavoratori a ritirare qualsiasi disponibilità che non rientri nei definiti obblighi contrattuali.

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