Funzioni Locali: Croce Verde Verona scandaloso che non si provveda a vaccinare gli operatori

A seguito di quanto segnalato dalla RSU Croce Verde Verona e a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, circa la non più procrastinabile e ormai scandalosa gestione della sicurezza creata dal ritardo nella somministrazione dei Vaccini anti Covid 19, la CISL FP di Verona ha inoltrato in mattinata una nota formale alla Direzione della Croce Verde scaligera nella quale si conferma  la piena determinazione a mettere in atto tutte le iniziative per manifestare il nostro dissenso allo scenario che si sta configurando.

Va infatti ricordato, per dovere di cronaca, che alla data del 9 febbraio 2021 non era ancora stata fissata alcuna data per dare inizio alla campagna vaccinale per il personale operativo dipendente, volontario e sanitario di Croce Verde Verona. Tutto nonostante la stessa RSU aziendale avesse formulato precise richieste al riguardo già in data 4 gennaio.

Dal momento che le strutture dove questi operatori quotidianamente si trovano a lavorare hanno provveduto a vaccinare ormai buona parte del proprio personale, appare contro ogni logica, anche di prevenzione di sistema, che ad oggi non vi sia ancora una data certa per la somministrazione.

Comprensibile il ritardo di fornitura delle dosi a livello nazionale, comprensibile la mole imponente di coloro che sono coinvolti nella vaccinazione, altrettanto incomprensibile però un palese ritardo orientato proprio a chi lotta in prima linea contro il virus, disagio amplificato da una iniqua disparità di trattamento rispetto ad altri enti di soccorso veronesi che hanno già completato in ULSS 9 Scaligera la somministrazione vaccinale con la seconda dose.

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Quello che sottolineano i lavoratori coinvolti, attraverso anche una nota diffusa dalla RSU, è il fatto che, oltre alla protezione personale e delle proprie famiglie in primis, è che gli stessi potrebbero essere potenziali vettori del virus verso i pazienti trasportati quotidianamente all’interno dell'Azienda Ospedaliera di Verona., su tutte le ambulanze del servizio di emergenza 118, di quelle di trasporto per conto dell’ULSS 9 Scaligera e in tutte le RSA, ove tutti i lavoratori sono potenzialmente già protetti per non infettare i degenti e sé stessi.

La rivendicazione lecita è chiara: se nel giro di cinque giorni non ci saranno risposte certe in merito all’inizio della vaccinazione, il personale di Croce Verde Verona e degli altri Enti di soccorso, darà luogo ad una manifestazione di protesta sotto la sede dell’ULSS 9 Scaligera di via Valverde a Verona. Di questo sarà informato anche il Prefetto di Verona quale responsabile della salute pubblica di Verona e provincia.

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