Funzioni Centrali - MIBACT sciopero del 9 dicembre per la cultura... anche a Verona

Il 9 dicembre i lavoratori pubblici sono chiamati a scioperare per difendere i propri diritti e quelli dei cittadini. Uno sciopero per chiedere una decisa inversione di rotta a politiche decennali di compressione del costo del lavoro pubblico, di riduzione di diritti e salario. Uno sciopero per il Paese e che riguarda molto da vicino il mondo dei beni e delle attività culturali.

COSA CHIEDIAMO PER LA CULTURA

  • Politiche pubbliche al servizio dell’offerta culturale. Occorre una corretta programmazione dei fabbisogni professionali necessari ed aumentare la spesa pubblica sulla cultura, adeguandola agli standard europei
  • Più occupazione: un piano di assunzioni straordinarie che riempia gli organici e combatta il precariato. Attualmente il Mibact ha carenze pari al 30% rispetto all’attuale organico ed entro la fine del 2021 si raggiungerà quasi il 50%. Nessun piano straordinario nel disegno di legge stabilità, solo il finanziamento sino al 2025 della società in house Ales.
  • Un piano di valorizzazione delle professionalità che riqualifichi il lavoro interno e lo adegui ai processi di innovazione organizzativa. La rivisitazione dei profili professionali è fondamentale per il MIBACT, per riconoscere e valorizzare il lavoro qualificato. Questo si può fare solo a patto che si rinnovi, con il nuovo Contratto Nazionale, l'ordinamento professionale.
  • Una organizzazione del lavoro che sia veramente “agile” e produttiva, che investa sull’innovazione tecnologica senza scaricarne i costi sui lavoratori e che definisca un quadro contrattuale generale che dia certezze e diritti alle nuove forme organizzative. Per questo serve il rinnovo del Contratto Nazionale.Più contrattazione integrativa: basta con le ingerenze degli organi di controllo sul merito degli accordi sottoscritti e sblocco immediato del nuovo Contratto Integrativo, tenuto in ostaggio dagli organi di controllo.Più risorse alla contrattazione integrativa possono venire solo dal nuovo Contratto Nazionale.
  • Più salario: l’aumento stanziato dal Governo corrisponde effettivamente ad un importo mensile più basso di quanto i lavoratori hanno avuto nel CCNL 2016/18, dopo 10 anni di blocco delle retribuzioni. Vogliamo un aumento contrattuale dignitoso e adeguato.

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