Fondazione Fermo Sisto Zerbato Tregnago. La misura è colma: serve più rispetto per i lavoratori
Da molti mesi è in corso una trattativa con
l’Azienda per il riconoscimento del tempo di vestizione dei lavoratori (cambio
divisa) pari a 15 minuti, tra l’altro previsti dal Contratto Collettivo di
Lavoro in vigore per il settore socioassistenziale.
Dopo lunghe e snervanti trattative, i vertici aziendali ritengono che ai lavoratori non debba essere riconosciuto nulla o quasi, di quanto previsto dal contratto. La richiesta sindacale, al netto della pausa ristoro, è stata di soli 5 minuti per turno!
Uno zero assoluto è, invece, la risposta
data alle lavoratrici ed ai lavoratori della struttura che, in piena emergenza
pandemica, hanno saputo e voluto mantenere la necessaria elevata qualità
dell’assistenza, nonostante i molti decessi tra gli ospiti ed i numerosi operatori
ammalati! Ma pare che oggi, i sacrifici di chi ha operato in prima linea, per
questa Azienda siano diventati un’ovvietà.
La posizione datoriale è dunque inaccettabile. Ancor più se si considera che gli stessi vertici della struttura, che ora negano 5 minuti a turno ai lavoratori (diritto previsto contrattualmente), non hanno battuto ciglio nello sborsare quasi 2 milioni e mezzo di euro per l’acquisito di un immobile (ex casa Suore).
La parola ora passa ai lavoratori!
La CISL Funzione Pubblica di Verona, con una nota congiunta con le Organizzazioni Sindacali confederali, trasmessa ai vertici della Fondazione, ha fatto presente che lo scenario che si
andrebbe a paventare a fronte della rigida posizione aziendale, sarebbe
l’inevitabile conseguenza di una grave irresponsabilità datoriale, ma anche di
un palese disinteresse della componente politica locale.