Fase 2: Sanità e periodo estivo. Prima il piano ferie, poi programmare le riaperture procrastinabili
Le aziende sanitarie pubbliche veronesi hanno visto, per far fronte all'emergenza epidemiologica, un impegno senza precedenti da parte del personale. In modo particolare abbiamo assistito per molti operatori sanitari al blocco delle ferie, alla non concessione di congedi previsti dal decreto Cura Italia, alla mancata programmazione delle estensioni dei giorno della Legge 104 che erano vincolate alle esigenze di servizio.
Stante l’attuale situazione epidemiologia, tenuto
conto della necessità di programmare un piano ferie estive nel rispetto del
dettato contrattuale, ma soprattutto nella necessità di offrire un ristoro
fisico e psicologico a chi, in questi mesi ha dato il massimo nell'emergenza,
considerato anche il disagio nella gestione familiare derivante dalla chiusura
dei centri estivi, abbiamo chiesto negli interventi di trattativa e con note formali ove necessario, che si provveda in primis
alla elaborazione del piano ferie e solo successivamente allo stesso, valutando
le risorse disponibili, alla programmazione ed alla ripresa delle attività
procrastinabili.