Enti Locali - AGEC Verona. Refezione scolastica. La parola ai lavoratori. Quasi 300 in piazza Bra

Oggi 23 settembre 2020 si è tenuta in piazza Bra, organizzata da CISL FP Verona e Flaica CUB, l’assemblea dei dipendenti e delle dipendenti AGEC impiegati nella Refezione scolastica per denunciare una situazione ormai diventata insostenibile. Sono stati quasi 300 le lavoratrici ed i lavoratori scesi in piazza per dare forza alle loro ragioni. In particolare hanno messo in evidenza:

  • la forte decurtazione delle retribuzioni nei mesi di sospensione del servizio a causa della pandemia, avendo l’azienda rifiutato di concedere l’integrazione economica per l’intero periodo. Il contratto (enti locali) avrebbe infatti dovuto garantire la retribuzione integrale come previsto dalla normativa;
  • la grave scelta di Agec di bloccare anche l’erogazione del premio di produzione 2019. In un momento di estrema difficoltà economica si va a colpire ulteriormente queste lavoratrici e le loro famiglie, ricorrendo al pretesto di un accordo già preso dalla direzione con il consiglio di amministrazione, calpestando di fatto ogni corretta relazione sindacale. L’erogazione del premio 2019, è condizionata, in una sorta di inaccettabile ricatto, alla sottoscrizione di un ulteriore e diverso accordo per il triennio successivo, che prevede condizioni punitive per i dipendenti. Mentre il premio di risultato dei restanti dipendenti (oltre ad essere tre volte superiore) è già stato liquidato da mesi. Una inspiegabile disparità di trattamento tra i lavoratori della stessa azienda.
  • Si è sottolineato inoltre che da oltre undici anni le lavoratrici e i lavoratori aspettano un passaggio di carriera, più che meritato avendo garantito sempre un servizio d’eccellenza alle bambine e ai bambini della nostra città. Malgrado la grave carenza di personale che da anni affligge il servizio refezione scolastica, il personale consapevole della estrema importanza di erogare un servizio di qualità, quotidianamente ha fatto i “salti mortali” per rispondere alle necessità e alle esigenze di tutti. Ed ora, in questa fase così delicata con la riapertura dei servizi scolastici, su di loro pesano nuove mansioni e responsabilità.

Evidentemente tutto questo non conta. Da mesi le rappresentanze sindacali lamentano la mancata integrazione salariale, l’inspiegabile blocco della liquidazione dell’anno 2019, la mancata chiusura di un accordo per il riconoscimento delle progressioni orizzontali praticamente concluso con la precedente direzione.

Tutto è stato rimesso in discussione dalla nuova direzione, con il supporto di un CdA che ha dimostrato di essere ben poco coerente con le sue stesse deliberazioni.

Dopo l’indizione dello stato di agitazione, nell'incontro in prefettura Agec si è dimostrata ancora una volta chiusa ed insensibile al malessere e alle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’assemblea di oggi ha voluto esprimere il grave disagio vissuto dai dipendenti Agec, in un momento difficile in cui il personale della refezione scolastica è chiamato a fronteggiare e contrastare l’epidemia che ha sconvolto le vite di tutti, con sanificazioni costanti ed estremamente impegnative ed il rispetto dei complessi protocolli di sicurezza.

Anche il Sindaco di Verona è sceso in piazza per parlare con i lavoratori Agec e comunicare una presa d'impegno da parte del Comune nel prospettare possibili soluzioni a quanto è emerso. Si è ribadita la disponibilità ad un confronto che sia serio e costruttivo ma che non si è più disponibili ad accettare chiusure ingiustificabili o decisioni unilaterali.