Covid 19 - Terzo settore: prioritario adottare misure di sicurezza e DPI

A seguito delle molteplici segnalazioni pervenute da parte del Personale afferente sia alle strutture Sanitarie (Ospedali) sia a quelle Socio-Sanitarie Accreditate (Servizi alla Persona), che evidenziano da un lato la mancanza di indicazioni uniformi sulle procedure finalizzate al contenimento del contagio, dall’altro la carenza di dispositivi di protezione individuale, la CISL FP di Verona, al fine di tutelare lavoratori impegnati nell'assistenza e i cittadini veronesi tutti, ha indirizzato alle direzioni di Case di riposo, Fondazioni Ipab, Cooperative, Associazioni, Ceod, facenti parti dell'immenso mondo del "terzo settore" una nota richiamante l'attuale disposto normativo.

Considerato altresì il DPCM 11/03/2020 che aumenta ulteriormente le disposizioni di protezione, vedasi l’Art. 2 comma 7) lettera d) laddove prescrive l’adozione di strumenti di protezione individuale quando non sia possibile il rispetto della distanza interpersonale di un metro, (si consideri che quasi la totalità delle prestazioni sanitarie/assistenziali non consentono il rispetto di tale distanza). Chiede di fornire indicazioni precise in riferimento all’utilizzo dei DPI a tutto il personale che si occupa di assistenza (compreso quello dipendente dei centri per i Servizi alla Persona quali Ipab, Case di Riposo, Cooperative Sociali, Strutture di Sanità Privata) sia di accertarsi della sufficiente disponibilità di DPI. Considerata infine l’eventuale difficoltà di approvvigionamento dei Dispositivi di Protezione, ribadiamo l’opportunità di sospendere, laddove questo non sia già stato fatto, tutte quelle prestazioni che non abbiano carattere di urgenza.