Covid 19. Mobilitazione a Verona presidio a Borgo Trento il 13 novembre 2020. Le richieste.
Sicurezza, assunzioni e contratti le priorità per il personale sanitario
Partito in mattinata un comunicato stampa congiunto CGIL, CISL e UIL teso ad illustrare alla cittadinanza veronese ed agli utenti tutti della sanità scaligera il vero significato dello slogan “Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti
per dare cure e servizi ai cittadini”.
Chiriamolo subito che non è solo uno slogan, è un impegno
preciso, è una necessità nell’emergenza che a Verona si va aggravando. Per
questo Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl e Uil Pa venerdì 13 novembre a partire dalle ore
11 davanti all’Ospedale di Borgo Trento daranno vita ad un presidio a cui
parteciperanno i lavoratori del pubblico impiego, in segno di solidarietà verso
il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza
pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il
rinnovo dei contratti e nuove assunzioni. Una iniziativa che segue lo stato
di agitazione già proclamato dalle categorie nelle scorse settimane.
In una situazione sanitaria sempre più sotto pressione, con il personale già provato dalla prima ondata dell’epidemia, è assolutamente necessario:
LAVORARE IN SICUREZZA
Garantire loro di lavorare in sicurezza, assicurandogli
costantemente dispositivi di protezione individuale, tamponi e sorveglianza
sanitaria.
Non è accettabile che proprio chi ci protegge debba lavorare in condizioni di
scarsa sicurezza. Tante sono le lamentele che arrivano dai luoghi di lavoro per
la mancata osservanza delle procedure di contenimento del virus e aumenta il
numero dei positivi tra gli operatori delle aziende sanitarie scaligere. Servono
tempi certi e rapidi per gli esiti dei tamponi. Se non ci occupiamo di mettere
in sicurezza il personale sanitario, mettiamo a rischio la loro salute e anche
quella dei cittadini e il servizio di cura;
NUOVE ASSUNZIONI
Procedere con nuove assunzioni per implementare il
personale e rafforzare i servizi sanitari, anche attraverso la
stabilizzazione dei “precari”. Gli attuali numeri non sono sufficienti a
contrastare l’epidemia ed espongono i sanitari a stress e contagio. Se cede la
prima linea siamo tutti a rischio!
RISORSE ECONOMICHE
Recuperare risorse economiche per riconoscere il disagio e l’aumento
del lavoro sul fronte dell’epidemia e per valorizzare l’impegno mai venuto meno
del personale coinvolto nell’emergenza.
RINNOVARE IL CONTRATTO DI LAVORO
Rinnovare rapidamente i contratti, per valorizzare la
professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Non solo una gratificazione
nei confronti di chi con spirito di abnegazione sta affrontando la pandemia in
condizioni critiche, ma anche prima di tutto un diritto.
Una mobilitazione collettiva di lavoratrici e
lavoratori pubblici, contro chi nega l’esistenza
del virus, dell’emergenza epidemiologica e del rischio che stanno correndo
medici, infermieri e tutto il personale sanitario. Per dare il massimo sostegno
a chi garantisce la nostra salute.