Covid 19. Lavoratori fragili: smart working e equiparazione al ricovero ospedaliero in caso di assenza
Il Senato ha approvato un emendamento con il quale i lavoratori fragili, siano essi pubblici o privati, potranno proseguire
il lavoro in smart working fino al termine dello stato di emergenza per
Covid-19, ovvero fino al 31 marzo 2022. La norma prevista dal Senato, inoltre, rifinanzia il fondo necessario per
equiparare al ricovero ospedaliero l’assenza dal lavoro per rischio
legato al Covid di quei dipendenti fragili le cui mansioni non possono
essere svolte da remoto.
In dettaglio
Il decreto 221/2021, con il quale il Governo ha prorogato lo stato
d’emergenza Covid al 31 marzo, ha previsto tra le altre cose che i
lavoratori fragili potessero continuare a lavorare in smart working fino
al 28 febbraio 2022, demandando a un decreto interministeriale
l’effettiva individuazione di chi rientrasse nella categoria.
L’emendamento approvato al Senato, invece, proroga lo smart working per
tutti i lavoratori attualmente riconosciuti come fragili (pazienti
oncologici, immunodepressi e disabili con 104) fino alla data del 31
marzo. Ovvero fino alla fine dello stato di emergenza. Lo stesso
emendamento precisa che, fermo restando questa proroga, entro un mese il
decreto interministeriale di Salute, Lavoro e Pa (in realtà già pronto)
individuerà le patologie croniche con scarso compenso clinico e con
particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali ricorre la
condizione di fragilità, e per le quali sarà quindi da prevedere lo
smart working o una diversa mansione da poter svolgere da remoto. Il
decreto, nella sostanza, ridisegnerà a breve la platea di lavoratori che
lavoreranno da remoto fino a fine emergenza.
La modifica approvata in
Senato fa anche un ulteriore passo in avanti, colmando una sorta di dimenticanza rispetto al normato precedente, e reintroduce un’ulteriore
tutela per i lavoratori fragili: ovvero proroga fino al 31 marzo 2022
(con effetto retroattivo dal 1 gennaio di quest’anno) anche la
possibilità per pazienti oncologici, immunodepressi e disabili adibiti a
lavori che non possono essere svolti in smart working, di avere
riconosciuta l’equiparazione dell’assenza dal lavoro al ricovero
ospedaliero. Al momento questa possibilità era scaduta al 31 dicembre
2021. Per assicurare questa proroga si rifinanzia lo stanziamento a
carico dello Stato con 16,4 milioni di euro per coprire, fino ad
esaurimento, gli oneri a carico dell’Inps.