Covid 19 - Funzioni centrali: passare in sicurezza alla fase 2 misure ed attenzioni per lavoratori e cittadini

Prime misure e attenzioni necessarie per la gestione del passaggio dalla cosiddetta fase 1 alla  fase 2 per il settore del comparto centralizzate degli uffici pubblici.

Il 3 aprile scorso è stato firmato il protocollo di accordo tra il Ministro della Funzione Pubblica e le
Organizzazioni Cgil, Cisl e Uil per la prevenzione e sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all'emergenza sanitaria da Covid-19. Un decalogo di regole per mettere in sicurezza il lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione, in riferimento della direttiva n° 2 del 12 marzo e della successiva circolare n. 2 del 1° aprile entrambe a firma del ministro Dadone.

Il protocollo indica misure di carattere organizzativo e gestionale quali un’impostazione del lavoro che consenta maggiore diffusione del lavoro agile e meno presenza fisica negli uffici, la riduzione degli accessi all'utenza e la previsione di orari di ingresso ed uscita scaglionati per evitare contatti nelle zone comuni. 

In previsione del passaggio dalla fase di prima emergenza alla cosiddetta "fase 2" è importante ripensare all'organizzazione degli uffici, per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e per prevenire la ripresa del contagio.

Non può quindi essere sottovalutato l'aspetto legato alla protezione e perciò che il personale sia dotato di adeguati DPI (dispositivi di protezione individuale) previsti dalla normativa e secondo le disposizioni delle competenti autorità, in relazione alla specificità dei comparti e delle attività stesse, tra cui, guanti, mascherine, visiere protettive, liquido igienizzante.

Sono fondamentali tutte quelle azioni di sicurezza, anche di misura analoga a quelle riportate dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. E’ necessario prevedere una ventilazione o aerazione continua dei locali, specie quelli adibiti a spazio comune o sala di attesa, un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e una distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone che li occupano; assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di attesa dell’utenza; si dovranno adottare misure specifiche di tutela negli uffici ove si verificassero casi di contagio ossia la chiusura della stessa amministrazione per almeno 24 ore. Non meno importante sarà prevedere indicazioni che riguardano la sfera della privacy e il diritto di riservatezza dei lavoratori contagiati.

Al fine di dare attuazione al citato protocollo, la CISL FP di Verona chiederà il confronto con le Dirigenze pubbliche di Verona per condividere le azioni da intraprendere per la tutela del lavoro dei dipendenti pubblici, che si esprime attraverso l’impegno ed il contributo dei lavoratori al servizio del Paese.