Covid 19 - Cisl FP Verona: siamo allarmati per l'Assistenza Territoriale: non ripetere gli stessi errori

Con una nota urgente inviata alla ULSS 9 Scaligera, la CISL FP di Verona risponde alle segnalazione giunte dagli operatori dei servizi sanitari territoriali veronesi, in primis, ma non solo, l'Assistenza Domiciliare Integrata, ove la carenza di DPI e l'aumento dei Covid-19 positivi è un spia di allarme che ci invita a non replicare gli errori già fatti.

Nel pieno dell'emergenza epidemiologica, l'attenzione di tutti si è spesso concentrata solo sulle aree ritenute "emergenziali", pensando che la diffusione del virus si concentrasse solo nelle cosiddette "aree Covid-19". I recenti cluster ospedalieri, già segnalati dal sindacato, emersi proprio in aree di assistenza a minore criticità, così come quanto sta accadendo nelle case di riposo scaligere, dovrebbe insegnarci che va posta maggiore attenzione anche ai servizi territoriali, non ignorando le segnalazioni degli operatori che quotidianamente vi operano.

Lo facciamo come sempre con una informazione consapevole, nello spirito volto a risolvere i problemi, a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Per questo non abbiamo potuto esimerci dal segnalare prontamente, con una nota diretta all'Azienda 9 Scaligera, le segnalazioni raccolte.

Quale elemento circostanziato, non certamente esaustivo (perché tutta l'assistenza territoriale deve essere attenzionata) di una situazione che rischia di aggravarsi, abbiamo citato nella nostra lettera le realtà dell'Assistenza Domiciliare Integrata della provincia, per la quale ci pervengono segnalazioni allarmate, anche da parte dei nostri rappresentanti RLS, circa la corretta distribuzione di DPI, in particolare delle mascherine, per le quali parrebbe che, anche a fronte della disponibilità, sia effettuato un improprio contingentamento. Ma anche dove riscontriamo più di un'informazione circa l’evidenza di personale positivo al Covid-19, preoccupante spia, oltre che conferma, di inadeguate misure atte alla prevenzione del personale che vi opera e, di conseguenza, dell’utenza assoggettata all’assistenza. Urge un’adeguata verifica sulla corretta dotazione/distribuzione di DPI e sulle procedure.

Quanto, in un contesto complessivo di ambito territoriale in cui gli operatori dell’assistenza domiciliare ci segnalano, quale ulteriore elemento di rischio, il dover operare a contatto non solamente con i pazienti, ma anche con un contesto familiare degli stessi spesso non verificato, potenzialmente infetto, sovente con sintomi non dichiarati nei contatti preventivi con gli operatori.

Anche sul SERT Verona e Soave abbiamo richiesto all'Aziende di mettere in atto adeguate verifiche poiché, stante le informazioni in nostro possesso, si conterebbero quasi una decina di positivi al Covid-19 tra il personale operante nell’unità operativa. Se il dato fosse confermato costituirebbe un ulteriore preoccupante elemento di allarme che non può e non dove essere ignorato.

L'importante è correre immediatamente ai ripari, senza esitazioni, non sottovalutando le segnalazioni di chi è in prima linea, etichettandole come allarmistiche esagerazioni (ciò che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti). Per questo abbiamo richiesto la necessaria sollecita attenzione ed ogni provvedimento atto a tutelare la sicurezza degli operatori coinvolti sull’intero asset di assistenza territoriale veronese.

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