Covid 19 - All'Azienda Ospedaliera di Verona: l'emergenza non può negare il diritto di "chiedere"

Nella giornata di ieri, a fronte di una più che restrittiva circolare aziendale che, nel dare applicazione al Decreto Cura Italia con le nuove opportunità concomitanti alla crisi in atto (permessi Legge 104 e congedi straordinari), di fatto nega a molte lavoratrici e lavoratori persino la possibilità di poter presentare la domanda, è stata netta la nostra presa di posizione.

CISL FP di Verona ha trasmesso al Direttore generale una nota in cui, pur comprendendo appieno il momento delicato ed il relativo impegno nel fronteggiarlo, ritiene di non poter accettare un’interpretazione così draconiana della norma, talmente restrittiva che danneggia maggiormente il personale con particolari difficoltà, talune volte molto gravi, al quale è tolto il diritto di richiesta e, in alcuni casi, di possibile concessione per la particolarità del ruolo rivestito in Azienda. "È inaccettabile - si scrive nella lettera -  una cancellazione dello sforzo effettuato dal nostro Governo per poter aiutare e fornire una norma di salvaguardia a queste persone, lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale che hanno effettive esigenze certificate!"

L'interpretazione attuata dall'Azienda si discosta notevolmente dall’articolo del Decreto, che pur considerando l’emergenza nazionale, non lascia scampo a possibili interpretazioni così restrittive. Si ricorda, infatti, che il decreto oggetto dell'intervento prevede all’art. 24 punto 1 che il numero di giorni di permesso retribuito sia incrementato di ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di marzo e aprile, senza porre condizioni di limitazione, mentre al successivo punto 2 il beneficio è riconosciuto al solo personale sanitario compatibilmente con le esigenze organizzative dell’azienda del comparto sanità impegnata nell'emergenza COVID-19. La circolare aziendale estende però la clausola del punto 2 dell’art. 24 a tutto il personale professionale, tecnico ed amministrativo, comprimendo di fatto il diritto di questi lavoratori.

La CISL FP di Verona segnala che, fatto ancora più grave, l'Azienda con la sua decisione applicativa determina in tal modo una totale esclusione del diritto al personale sociosanitario, appartenente all’area tecnica, non nel novero del settore sanitario. Infine, è escluso a priori tutto il personale sanitario, disattivando di fatto il comma 2 dell’art. 24, anche in questo caso comprimendo i diritti di tutto il personale del Comparto.

L'emergenza è reale, ma non può precludere a priori la possibilità ad un lavoratore di formulare una richiesta, esponendone le motivazioni, ai fini di una possibile concessione di un aiuto stabilito dal Governo nazionale. Si chiede perciò di rivedere la circolare aziendale del 25/03/2020 e di riproporla in conformità a quanto previsto dal DL 18 del 17/03/2020. In caso contrario CISL FP intraprenderà tutte le iniziative necessarie per ricondurre nella legalità le scelte aziendali.

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