Comune di Verona: Veneto in zona bianca, biblioteca in zona rossa!
Fin da inizio dell'emergenza i dipendenti delle biblioteche si sono adoperati per offrire ai loro utenti sostegno e vicinanza attraverso i libri e la lettura.
Ora che la zona
bianca, largamente annunciata, è finalmente una realtà per il Veneto, le
biblioteche del Comune di Verona risultano ancora chiuse alla cittadinanza ed il
loro accesso è consentito solo previa una complicata prenotazione via mail, irta di mille ostacoli. In questo ultimo mese nulla è stato organizzato dal
nuovo Dirigente per far sì che, non appena ci fossero le condizioni, i cittadini
e gli utenti potessero accedere finalmente in modo libero e sicuro agli spazi comunali, seppur nel
rispetto di tutte le norme anti-Covid.
Mentre la Bertoliana di Vicenza in questi giorni organizza persino un "mercatino" dei libri usati e le altre biblioteche venete ripristinano lo "scaffale aperto", senza alcun obbligo di prenotazione, tristemente gli scaffali della biblioteca ragazzi e della letteratura moderna al piano terra, della Veronensia e della saggistica ai piani superiori sono ancora completamente off limits. Inoltre il protocollo per la sicurezza, che il nuovo Dirigente ha voluto a marzo 2021, ha sensibilmente modificato le disponibilità di posti a sedere per l’utenza, rispetto al precedente di luglio 2020. Questa chiusura comincia a tradursi in modo evidente nel calo significativo dei prestiti (-5.000 negli ultimi 5 mesi).
Ricordiamo che il
5 novembre scorso la Biblioteca Civica era stata costretta a chiudere per il
DPCM del 3/11/2020, con una capienza di ben 211 posti. Ora, con l'attuale protocollo,
i posti massimi sono 93 e in Biblioteca Ragazzi è previsto un solo nucleo
familiare, contro le 16 persone previste la scorsa estate.
Il Dirigente, arrivato nel dicembre del 2020, non ha mai incontrato i suoi dipendenti e non ha mai risposto alle richieste di riunioni organizzative con i suoi collaboratori, più volte pervenute da questa sigla sindacale, ma soprattutto segnalate dai collaboratori come necessarie per una efficiente ed efficace organizzazione. Di fronte alle richieste da più parti di maggiore apertura, ha sempre risposto trincerandosi dietro ai lavori di ristrutturazione di Palazzo Nervi, previsti per quest'estate e che costringeranno alla movimentazione di gran parte del materiale del magazzino. A tal proposito i dipendenti lamentano la totale assenza di comunicazioni relative a questi lavori non solo nei loro confronti, ma soprattutto nei riguardi degli utenti della Civica, che non sono mai stati informati sia di questi spostamenti, sia che gran parte del posseduto è stato tolto dal catalogo consultabile online. Il fatto che il materiale verrà reso indisponibile per lungo tempo al prestito sarà di grave deterioramento al servizio all’utenza, che al momento è completamente all’oscuro di questi cambiamenti.
L’assenza di comunicazione tra il Dirigente e il personale rende il clima organizzativo sempre più difficile, soprattutto perché la mancata organizzazione si traduce in una grande confusione verso gli utenti, che si ritrovano sempre più spesso a lamentarsi con i dipendenti impegnati nel front office.
La CISL FP, nell'inoltrare la nota formale, coglie l'occasione per manifestare la volontà da parte dei dipendenti iscritti alla nostra Organizzazione Sindacale di riaprire gli spazi delle biblioteche alla cittadinanza, garantendo tutte le misure di sicurezza, ma tornando ad essere luoghi di aggregazione e di cultura, come sono sempre stati in questi ultimi anni.
Riteniamo come già chiesto da più parti la necessità di apertura di un tavolo tecnico che ponga le basi per migliorare l’organizzazione del servizio biblioteche Verona.