Cisl FP Verona. Villa Santa Giuliana. Proclamato lo stato di agitazione. Applicare il contratto di lavoro subito!
La CISL Funzione Pubblica di Verona, insieme a UIL FPL, ha trasmesso in data 12 maggio 2022 comunicazione al Prefetto di Verona della proclamazione dello stato di agitazione a Villa Santa Giuliana per la situazione venutasi a creare. Prevista una giornata di sciopero con astensione dal lavoro per l’intera giornata del 16 giugno 2022.
Da tempo, le Organizzazioni Sindacali chiedono all'Ente, che intanto continua a sottrarsi alle relazioni sindacali, la totale e integrale applicazione del CCNL attualmente in vigore. Ecco come stanno le cose.
Tempi di vestizione
Diniego sulla nostra primitiva richiesta, che già rappresentava una forma di corretta mediazione fra il dettato contrattuale nazionale e le esigenze organizzative dell’Ente. Allungamento abissale delle trattative per un tempo indefinito. Resta il fatto non è mai venuta meno la nostra disponibilità ad una trattativa serie e costruttiva visto che ci è sempre parso poco rispettoso per tutti dover imporre una soluzione con una iniziativa legale. Ora siamo arrivati al "prendere o lasciare".
Turni di lavoro
L’Ente insiste nell’introdurre nella turnazione fissa uno stacco di 10 ore fra lo smonto del pomeriggio e la ripresa al mattino del giorno successivo. Nessun problema in caso di necessità ed emergenza, ma ricordiamo che per qualcuno la cosa significa un riposo effettivo di 6 ore, data la distanza della propria abitazione. La norma ne impone almeno 11, anche per garantire un recupero psico-fisico vero e garantire sempre la massima professionalità e qualità nell’esercizio della proprie mansioni, non un'attività al limite degli standard assistenziali, ma una giusta, corretta e doverosa prestazione somministrata al meglio delle proprie capacità.
Turni di lavoro
L’Ente insiste nell’introdurre nella turnazione fissa uno stacco di 10 ore fra lo smonto del pomeriggio e la ripresa al mattino del giorno successivo. Nessun problema in caso di necessità ed emergenza, ma ricordiamo che per qualcuno la cosa significa un riposo effettivo di 6 ore, data la distanza della propria abitazione. La norma ne impone almeno 11, anche per garantire un recupero psico-fisico vero e garantire sempre la massima professionalità e qualità nell’esercizio della proprie mansioni, non un'attività al limite degli standard assistenziali, ma una giusta, corretta e doverosa prestazione somministrata al meglio delle proprie capacità.
Ci pare superfluo aggiungere che la proclamazione di uno sciopero, nel contesto di cui si parla, è stata soppesata con senso di responsabilità e comprensione, cose che non sono mai mancate nel rapporto con l'Ente. Lo stato di agitazione è dunque il frutto di considerazioni pensate, meditate e sofferte, nella certezza che a noi interessa molto la salute e la vita delle lavoratrici e dei lavoratori della struttura, ma anche la qualità del servizio da essi offerto quotidianamente.
