CISL FP Verona. Tempi erogazione TFS pubblico impiego: la consulta conferma le nostre posizioni



Il differimento della corresponsione dei trattamenti di fine servizio (Tfs) spettanti ai dipendenti pubblici cessati dall’impiego per raggiunti limiti di età o di servizio contrasta con il principio costituzionale della giusta retribuzione, di cui tali prestazioni costituiscono una componente; principio che si sostanzia non solo nella congruità dell’ammontare corrisposto, ma anche nella tempestività della erogazione. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che rivolge un pressante invito al Parlamento a rimuovere gradualmente il differimento.

“La sentenza della consulta conferma la bontà delle posizioni che, come Cisl Fp, avevamo espresso già nel 2018 quando raccogliemmo decine di migliaia di firme per chiedere la revisione dei tempi di corresponsione del Tfs/Tfr; così come la sentenza conferma la violazione del principio della giusta retribuzione, art.36 della Costituzione, che avevamo sollevato nelle diverse cause pilota avviate nei fori di tutta Italia”.

Lo comunica, in una nota stampa, il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, riferendosi alla sentenza n.130 della Corte Costituzionale che dichiara anticostituzionale il differimento e la rateizzazione del Tfr e del Tfs dei dipendenti pubblici.

La Corte poi poi l'accento sul fatto che che il Tfs è un emolumento volto a sopperire alle peculiari esigenze del lavoratore in una particolare e più vulnerabile stagione della esistenza umana. Ora sarà compito del legislatore di operare per il superamento dell'attuale differimento, individuando i mezzi e le modalità di attuazione. Per i giudici costituzionali «non sarebbe tollerabile l’eccessivo protrarsi dell’inerzia legislativa, tenuto anche conto che la Corte aveva già rivolto al legislatore, con la sentenza n.159 del 2019, un monito con il quale si segnalava la problematicità della normativa in esame.

“Forti delle nostre idee e della pronuncia dei giudici costituzionali", ha dichiarato il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, "chiediamo ora che si apra un confronto nel merito tra sindacati e parlamento”.


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