Cisl FP Verona. Sanità veronese. Manca il medico di medicina generale e si chiama l'ambulanza. Come congestionare i pronti soccorso.


Spesso si parla di congestione dei pronti soccorso nella sanità scaligera, ma pochi affrontano il problema dall'origine. «Si sta cercando di risolvere il problema della territorialità con le ambulanze. O la sviluppiamo filtrando il bisogno attraverso i medici di famiglia o rischiamo che l'aumento delle ambulanze diventi un business», ne è convinto Giovanni Zanini, Segretario Generale Cisl Funzione Pubblica a Verona per il quale «se deve essere il servizio ad avvicinarsi al cittadino, questo non è il modo.
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Il problema è stato ben espresso in un articolo pubblicato ad quotidiano l'Arena di domenica 17 luglio dedicato proprio al tema della carenza di mezzi e risorse umane per la rete territoriale delle ambulanze. Intervista un cui la Cisl FP di Verona ha voluto sottolineare che il problema deve essere affrontato alla radice e che è proprio la mancata risposta alla carenza dei medici di famiglia che genera poi un eccesso di richiesta di interventi di ambulanze e di congestionamento dei servizi di pronto soccorso, sovente utilizzati per compensare la mancata risposta del medico di medicina generale.

Il PNRR, con il progetto dedicato alla istituzione delle Case di Comunità, se correttamente attuato, potrebbe offrire una risposta al potenziamento dell'assistenza territoriale.

Quindi, ben venga il potenziamento della capacità di risposta territoriale in termini di ambulanze, ma non senza cercare una rapida ed efficace soluzione che potenzi la risposta che i medici di famiglia, quale indispensabile filtro alla cura, possono fare per i cittadini veronesi.

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