Cisl FP Verona. Sanità AOUI. Corsi SIO: l'Amministrazione ci riprova e si inventa i superutenti


Deludente l'incontro del 10 maggio che l'Amministrazione ha convocato con le Organizzazioni Sindacali circa il piano formativo SIO predisposto in piena estate e che avrà forti ripercussioni sul piano ferie del personale, già stremato dalle ultime ondate di pandemia. Operatori sanitari che necessitano ora di un irrinunciabile recupero psicofisico per poter garantire gli alti livelli assistenziali che gli sono richiesti.
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La CISL FP Verona in una nota unitaria con CGIL e UIL, già era intervenuta per scongiurare che la formazione, programmata dall'Azienda nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, coinvolgesse qualche migliaio di lavoratori e che questi si trovassero nella condizione di rinunciare alle ferie programmate, ottenendo un rinvio al 1° ottobre.

Poi, nella riunione del 10 maggio, l'Amministrazione dell'Azienda Ospedaliera di Verona forgia i "superutenti", un cospicuo gruppo di dipendenti pari a 630, di questi ben 350 sono del Comparto, che dovrebbero comunque effettuare il percorso formativo SIO in piena estate.

Con un'altra lettera confederale congiunta inviata oggi (12 maggio 2022) , firmata dalle Segreterie provinciali di CGIL, CISL, UIL, ribadiamo con forza la convinzione già espressa che, così facendo, la programmazione del piano ferie non potrà essere rispettata, con un serio appesantimento di attività sui lavoratori durante il periodo estivo.

Il planning inviatoci sabato 7 maggio, inerente riduzioni, accorpamenti e rimodulazioni delle varie Mda/servizi/attività atte a consentire la fruizione delle ferie estive dei lavoratori garantite dall’art. 33 comma 12 del CCNL 21/5/2018 è praticamente di un livello puramente “estetico”, in quanto non potrà garantire quanto dovrebbe ma, anzi,  appesantirà i lavoratori che rimarranno in servizio nei periodi in oggetto, con ricadute inevitabili sulla qualità dell'assistenza.

A conferma di quanto scriviamo, apprendiamo di modalità di formazione in presenza e in FAD programmata a lavoratori durante i loro stessi periodi di ferie estive, duranti i quali, quindi, dovrebbero seguire "dalla spiaggia" le videolezioni. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile. 

Alquanto infelice appare poi l’affermazione di codesta direzione circa il fatto che adesso, che abbiamo un minor numero di assenze per positività Covid 19, si deve approfittarne, altrimenti in autunno le cose potrebbero peggiorare. E' giusto a tal proposito rammentare, a chi fa orecchie da mercante, che il personale è al limite della sopportazione, causa lo stress psico-fisico patito negli ultimi due anni abbondanti di pandemia, periodo durante il quale hanno subito ogni tipo di sperimentazioni organizzative e cambiamenti delle modalità assistenziali nel nome dello stato di emergenza e che ora è impegnato nel recupero delle liste di attesa. Per questo le ferie rappresentano in questo frangente l’unico modo per cercare di recuperare, almeno in parte, quanto subito.

Per quanto esplicitato con chiarezza, chiediamo che sia programmato da ottobre il piano formativo in oggetto  nel rispetto degli istituti contrattualmente garantiti. Chiediamo nello specifico:

  • certezza della fruizione di almeno 15 gg lavorativi di ferie estive nel rispetto del normato contrattuale per tutti i lavoratori, confermando che vigileremo molto scrupolosamente e denunceremo ogni violazione dell’art. 33 comma 12 CCNL 21/5/2018;
  • certezza che a nessun lavoratore sia somministrata alcuna sessione formativa durante il proprio periodo di ferie programmato;
  • certezza che, in quanto trattasi di formazione obbligatoria aziendale, questa sia programmata in orario di servizio e non in aggiunta all’orario di servizio, il quale non dovrà subire incrementi rispetto all’orario mensile contrattualmente dovuto e quindi non dovrà generare alcun credito orario.

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