CISL FP Verona. Comune di Castelnuovo del Garda. Troppe criticità. Proclamato stato di agitazione


Nell'assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori del Comune di Castelnuovo del Garda emergono gravi criticità. La CISL FP Verona, che nel corso degli anni le ha ripetutamente segnalate all'Amministrazione, proclama lo stato di agitazione del personale.

Abbiamo chiesto a più riprese di verificare la correttezza nell’erogazione dei fondi produttività degli anni che vanno dal 2010 al 2019, per dei fondati dubbi sull’ammontare delle spese, con la necessità di rivedere le somme che, risultando mancanti, di fatto hanno creato nel tempo dei gravissimi danni. A partire dall’anno 2019 ed a seguire negli anni successivi, la CISL FP Verona ha chiesto chiarimenti in merito alle spese del personale con più di una nota formale, ma ha sempre ottenuto risposte superficiali ed evasive, tanto da dover ricorrere al nostro ufficio legale.

Solo dopo tale intervento, sono stati presi provvedimenti concreti di controllo, dove lo stesso Ente
individuava precisamente le somme non ripartite negli anni 2010 - 2019 per un totale, a danno dei dipendenti, di oltre 200 mila euro. Tanto che si è reso necessario un confronto con il nostro legale al fine di stabilire una ripartizione precisa, con attribuzione esatta per i vari dipendenti, al fine di evitare ricorsi, ma soprattutto ingiustizie ed iniquità di trattamento.

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Il Comune di Castelnuovo del Garda però, dopo aver accettato e convocato la parte sindacale per definire un accordo finalizzato all'assegnazione della somma non ripartita degli anni 2010 – 2019, con nostro grande stupore nel giorno di convocazione (30 novembre 2021), ci comunicava che erano emersi alcuni punti da chiarire, prendendo inspiegabilmente tempo e generando un forte stato di disagio nei dipendenti, già informati dell'imminente liquidazione delle somme che di fatto erano state “occultate” nel tempo.

Trascorsi interminabili mesi di continue trattative con il Comune, per predisporre i documenti per il tentativo di conciliazione, il giorno precedente a quello relativo all'incontro, che avrebbe dovuto dare concretezza alla richiesta dei danni relativi a mancata possibilità di carriera, al danno permanente per la futura pensione, ad interessi delle somme mancanti e istituti mai attivati negli anni, l’Amministrazione ha fatto “marcia indietro”.

Tutto ciò, per la CISL FP Verona è inaccettabile, offensivo ed intollerabile per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori di questo Comune. Ora, dopo anni di richieste, la CISL FP Verona chiede che sia liquidato quanto spetta di diritto a chi lavora, come stabilito dal Contratto Nazionale, e non ha altra scelta se non quella di proclamare lo stato di agitazione.

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