Sanità. AOUI le indennità Covid (malattie infettive e semintensiva) non devono essere sospese

Apprendiamo ora da una circolare aziendale che l'Azienda ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, che grazie ad un accordo regionale successivamente rimodulato in sede aziendale, ha pagato le indennità previste dall'emergenza epidemiologica sino al 31 dicembre, ha deciso unilateralmente di sospenderne il pagamento dal 1° gennaio 2021, nonostante la fase emergenziale sia tuttora in corso, .

L'Azienda supporta la sua decisione citando la DGR 1521della Regione Veneto del 10 novembre 2020, affermando che la stessa Regione del Veneto, dopo tale disposizione non ha fornito alcuna ulteriore disposizione sul proseguo del pagamento di tali indennità dirette, tra le altre cose, alle lavoratrici ed ai lavoratori sottoposti alla maggiore pressione professione sul fronte Covid 19.

La citata DGR non pone però, a differenza di quella precedente che aveva stanziato il primo consistente blocco di risorse, alcun limite temporale oltre il quale cessare il pagamento delle indennità. Non è un caso che nell'Allegato B della citata DGR sta infatti scritto che "conseguentemente viene meno il limite del 31 luglio 2020 posto dal citato verbale per l’erogazione delle predette indennità al personale operante in strutture assimilate ai reparti di malattie infettive e di terapia subintensiva. Poiché le parti nel verbale di confronto regionale del 20 maggio u.s. avevano individuato il 31 luglio u.s. come data oltre la quale, compatibilmente con il quadro normativo e contrattuale e al perdurare dello stato di emergenza, individuare ulteriori modalità di finanziamento delle indennità spettanti, con il presente verbale la Regione Veneto si impegna a verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse finalizzate all’emergenza Covid, in aggiunta agli ordinari fondi contrattuali."

Appare quindi chiaro che con tale virgolettato è la Regione stessa, con le Organizzazioni Sindacali impegnate al tavolo regionale, a sottolineare l'impegno al reperimento di ulteriori risorse stante il perdurare dell'emergenza e la cancellazione del primo limite temporale del 31 luglio, senza però porne nessun altro.

La CISL FP di Verona sottolinea la sua fortissima contrarietà alla decisione aziendale di sospendere l'erogazione di indennità così come previste dall'emergenza, tra l'altro senza alcun preventivo confronto al tavolo sindacale. Chiede alla Direzione di ripristinare quindi il riconoscimento di tali indennità con le modalità sino ad ora adottate in base agli accordi aziendali, nell'attesa della verifica regionale sulle risorse disponibili.

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