Covid 19 - Basta emendamenti "vergogna" sulle responsabilità, più risorse per i lavoratori

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato, attraverso i propri canali social, la volontà di ritirare l’emendamento che avrebbe scaricato sui colleghi che operano in prima linea nelle strutture sanitarie, tutte le responsabilità legate alla gestione della crisi. L’emendamento, ha spiegato Salvini, si “prestava a fraintendimenti”. Un grande risultato che tutela tutte le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti impegnati a fermare l’epidemia.


Sui social e sui nostri gruppi in questi giorni si sono replicati i messaggi che fotografavano il sito del Senato alla pagina web di un emendamento presentato dalla Lega al Decreto Cura Italia, una richiesta di modifica che scaricherebbe sugli operatori sanitari le responsabilità civili e penali della crisi epidemiologica in atto. Una vergogna.

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Lo hanno scritto a chiare lettere Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che hanno dichiarato vergognoso l'intervento e che "da un lato il senatore Salvini  fa tanta retorica sul valore degli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Coronavirus mentre dall’altra in Senato lavora per scaricare sulle loro spalle le responsabilità civili e penali. Salvini ritiri l’emendamento vergogna che lascia scoperti medici, infermieri e operatori sanitari”.

Mentre in aula a Palazzo Madama si invoca maggiori tutele e protezioni per i medici e per il personale sanitario tutto impegnato nella gestione di questa emergenza, nei corridoi di Palazzo si presenta un emendamento che tutela solo i datori di lavoro nei confronti della responsabilità civile e penale, scaricando tutto sulle spalle degli operatori sanitari. Con questo emendamento, gli operatori sanitari pagherebbero questa emergenza tre volte: perché sono senza Dpi e mettono a rischio la propria salute, perché non hanno alcuna valorizzazione professionale ed economica e, adesso, con la responsabilità civile e penale che gli verrà scaricata sulle spalle, nonostante il contesto in cui operano e l’alta soglia di rischio alla quale sono sottoposti

Le Organizzazioni Sindacali, la Cisl FP in primo piano, chiedono una valorizzazione economica, riconoscendo una indennità al personale impegnato nell’emergenza; così come, anche attraverso il protocollo sottoscritto col Ministero della Salute, hanno chiesto che in via prioritaria il personale avesse dispositivi di protezione individuale adeguati e che fossero sottoposti al test coloro che sono stati esposti al rischio. Il tutto insieme ad un potenziamento in termini di risorse umane per dare ristoro a tutti quegli operatori che da giorni, per molte ore, sono alle prese con la gestione di questa emergenza.

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