Comune di Verona. Adigetto criticità nei servizi ai cittadini. Porre subito rimedio.

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Il giorno 06 ottobre 2021, la CISL Funzione Pubblica di Verona ha tenuto un partecipata assemblea del personale presso la sede di via Adigetto. Nel corso di tale incontro è emerso il quadro di una situazione lavorativa insostenibile. 

Il microclima che si è venuto a consolidare è assolutamente "severo" e non ha avuto una soluzione accettabile, anche se di tutto ciò c'è ampia traccia nelle molte richieste fatte, anche dal personale esasperato dalla situazione. Richieste e segnalazioni che si sono concluse “tristemente”, con una serie di misurazioni e relativi risultati che evidentemente non rispecchiano o non fotografano appieno la realtà delle cose.

Inspiegabilmente, infatti, non si sono prese in considerazione le segnalazioni del personale, che con molta precisione ha prodotto dei dati puntuali e concreti sulla severità delle temperature e delle condizioni in cui si vedono costretti a lavorare ogni giorno. E’ di tutta evidenza che la struttura di via Adigetto è da considerarsi non ordinaria, un ambiente di lavoro rappresentato da un open space dalle dimensioni immense, ben differente dall'architettura consueta, per la quale le soluzioni e il monitoraggio risultano più semplici.

Nel caso di una struttura come quella di via Adigetto, solo soluzioni “eccezionali” possono creare un luogo di lavoro sano e va da se che il rumore e la ridondanza sonora di fondo di un tale open space creano uno stato di confusione insopportabile che rende i rapporti e la comunicazione con l’utenza a dir poco impossibili, creando una condizione di estremo disagio per tutti. Risulta urgente intervenire con soluzioni tecniche adeguate.

Altro tema che la CISL FP di Verona si ritiene grave è la mancata sorveglianza sanitaria da videoterminale. Siamo tutti consapevoli che le 20 ore (settimana) di videoterminale sono ampiamente superate, come l’età che per molti operatori supera la soglia dei 50 anni, e per la quale è prevista dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro una visita medica biennale. Nella relativa sorveglianza sanitaria il datore di lavoro è obbligato ad effettuare la valutazione del rischio avendo particolare attenzione: 1) ai rischi per la vista e per gli occhi; 2) ai problemi legati alla postura e all'affaticamento fisico e mentale; 3) alle condizioni ergonomiche e all'igiene ambientale, e microclima. Ricordiamo che l’inosservanza delle disposizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, rappresenta anche un fatto penalmente rilevante.

Purtroppo, in quest'epoca di grande disagio per tutta la cittadinanza, gli uffici del servizio al cittadino sono sempre rimasti “eroicamente” aperti quale presidio di riferimento fondamentale, offrendo risposte e certezze in un momento storico disperato. In questa situazione a volte si creano da parte dell’utenza delle aspettative oltre ogni possibilità, che sfociano in vere aggressioni/violenze verbali. Prima che tali azioni diventino vere e proprie violenze fisiche servono delle soluzioni organizzative come, ad esempio, mutare la figura dell’addetto al triage.

Per quanto scritto abbiamo chiesto:

  • un intervento tecnico per le temperature e per il rumore fonte di stress/lavoro
  • la sorveglianza sanitaria da VDT
  • valutazione e intervento organizzativo per la sicurezza da aggressioni;

Siamo certi che le criticità segnalate dalle dipendenti e dai dipendenti del servizio al cittadino siano gravi, e degne di attenzione per il rispetto e la tutela di chi ha operato sempre con estrema attenzione e al massimo delle proprie possibilità.

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