CISL FP Verona. Lunedì 23 settembre sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità privata
Il 20 giugno eravamo a Mestre, prima per un attivo con i delegati della Sanità Privata
coinvolti nella vertenza sul rinnovo contrattuale AIOP ARIS RSA, poi per un presidio unitario
davanti ad AIOP Veneto al fine di far sentire la nostra voce insieme a quella dei Segretari
nazionali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl.
Perché il presidio e il conseguente sciopero del 23 settembre?
"I dipendenti con contratto sanità privata ARIS AIOP dal 2018 non vedono rinnovato il
Contratto Nazionale di lavoro", spiega in un comunicato stampa Giovanni Zanini, Segretario generale CISL FP Verona, "hanno visto riconosciuto un rinnovo contrattuale solo nel
2020 a copertura del triennio 2016-2018, dopo 14 anni di blocco della contrattazione. Ad
oggi in sanità pubblica c'è stato il rinnovo del contratto (2019-2021) e si sono aperte le
trattative per il triennio(2022-2024). In sanità privata, invece, le Associazioni dei datori di
lavoro vincolano il rinnovo (2019-2021) alla copertura delle risorse necessarie".
Promesse mai mantenute, nemmeno sul contratto RSA
"Le promesse fatte da AIOP ARIS non sono state mantenute nemmeno per il contratto unico
di settore delle RSA", sottolinea Stefano Salaorni che per CISL FP Verona segue la Sanità privata, "a giugno infatti avremmo dovuto sottoscrivere il nuovo Contratto Collettivo Nazionale per il settore delle RSA che, ad oggi, vanta il primato di 12 anni di blocco della contrattazione. La trattativa non si è ancora aperta e viene vincolata alla garanzia di copertura delle risorse da parte del Ministero e delle Regioni attraverso il meccanismo delle tariffe. Possono i lavoratori accettare un simile ricatto?"
Nella giungla delle tariffe, dove ogni regione adotta un suo tariffario per pagare le
prestazioni erogate dal privato accreditato e l’entrata in vigore dei nuovi "tariffari nazionali"
continua ad essere rinviata, a farne le spese sono i lavoratori che diventano gli strumenti
nelle mani dei datori di lavoro per fare pressione verso le regioni, non per rivedere
complessivamente le tariffe, ma solo per chiedere aumenti.
Confidiamo che le associazioni datoriali Aris e Aiop, che oggi strumentalizzano il rinnovo contrattuale per ottenere maggiori finanziamenti dalle Regioni e dal ministero, realizzino che il patrimonio più importante delle loro imprese, i dipendenti, debba essere tutelato e meriti almeno lo stesso trattamento degli infermieri, tecnici e Oss che lavorano negli ospedali pubblici.
Lunedì 23 settembre ci fermeremo per l’intero turno. Lo hanno dichiarato a livello nazionale Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl. Una grande manifestazione regionale avrà luogo davanti alla casa di Cura di Abano Terme a partire dalle ore 10.00.