Sanità: vittoria CISL FP da aprile AOUI Verona non riproporzionerà Legge 104 partime superiori 50%

Ne avevamo parlato a più riprese sul nostro sito e attraverso i numerosi post rilanciati a tutti i nostri iscritti: lavoratrici e lavoratori con partime superiore al 50% e beneficiari della legge 104 per assistenza alla disabilità hanno diritto ai 3 giorni previsti dalla normativa e non può essere loro ridotto il numero delle giornate riproporzionandole alla quota del proprio partime.

Tutti i nostri approfondimenti, a testimonianza dell'impegno preso su questo tema:
A seguito dell'ultima campagna fatta sull'argomento all'interno dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dando mandato ai nostri legali di procedere a tutela dei nostri iscritti cui era stato dato diniego alla richiesta di non attuare il riproporzionamento dei giorni di Legge 104, riceviamo notizia che dal mese di aprile, attraverso una circolare interna, l'Amministrazione ha dato disposizioni affinche non si applichi il riproporzionamento adottato sino ad oggi.

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la locandina a suo tempo diffusa

Si tratta dunque di una grande vittoria della CISL FP di Verona a vantaggio dei lavoratori tutti che si trovino in tali condizioni.

Alla luce dell’orientamento giurisprudenziale anche l’Inps richiama nella circolare n. 45 del 19 marzo 2021 quanto avevamo sostenuto: nel caso di un rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale, con orario superiore al 50% di quello ordinario, i tre giorni di permesso retribuito non erano soggetti al criterio della proporzionalità.

In attuazione del principio di non discriminazione è ammissibile solo il riproporzionamento degli istituti che hanno una connotazione patrimoniale e che si pongono in stretta corrispettività con la durata della prestazione lavorativa, (es. importo dei trattamenti economici in caso di malattia e infortunio). Di contro, per gli istituti riconducibili ad un ambito di diritti a connotazione non strettamente patrimoniale e in assenza di specifica disciplina di legge occorre privilegiare l’interpretazione che più aderisce al rilievo degli interessi in gioco ed alle sottese esigenze di effettività di tutela. Poiché i permessi ex art. 33 legge 104/1992 sono misure destinate alla garanzia della salute psico-fisica del disabile quale diritto fondamentale e inviolabile dell'individuo ex art. 32 Cost., non possono essere riproporzionati trattandosi di un diritto non comprimibile che va riconosciuto, pertanto, in misura identica a quella del lavoratore a tempo pieno.

Atteso quanto sopra, la circolare INPS, alla luce del richiamato orientamento giurisprudenziale precisa che al lavoratore in regime di part/time verticale e misto, con percentuale a partire dal 51%, vanno riconosciuti interamente i tre giorni di permesso mensile.

La CISL FP verona è sempre a fianco di chi lavora.