Sanità: professionisti sanitari italiani candidati al premio Nobel per la Pace

La proposta è stata lanciata dalla Fondazione Gorbachev che, a un anno dall’inizio della pandemia, vorrebbe vedere l’alto riconoscimento conferito ai “medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti, che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza COVID 19 con straordinaria abnegazione, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia”.

Stante alle notizie apprese dalla stampa, la candidatura del personale sanitario italiano è un’idea che ha raccolto già consensi in Italia e il benestare di Oslo. La proposta è stata anche ufficialmente sottoscritta da un Nobel per la Pace, così come prevede il protocollo, l’americana Lisa Clark, che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia ed attualmente vive in Toscana. Co-presidente dell’International Peace Bureau, Clark ha ricevuto l‘onorificenza nel 2017. Ha spiegato che la sua decisione ha ha che vedere con la commovente abnegazione dei sanitari italiani : "Qualcosa di simile a un libro delle favole", ha dichiarato la Clark, "da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a sè stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze”.

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Solo a ottobre sapremo se la proposta italiana avrà avuto o meno il consenso del Comitato per il Nobel.