Sanità privata e RSA: sciopero! Come si trattano gli "eroi" - 14 anni senza un contratto

Abbiamo assistito in questi mesi ad un contributo importante dato dai lavoratori della sanità tutta, compresi quelli del sistema accreditato. Alle imprese sono arrivate ulteriori risorse e compensazioni per il Covid-19, per i lavoratori a livello regionale stiamo sottoscrivendo accordi con le Regioni con l’obbiettivo di individuare interventi e risorse finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori della sanità impegnati nell'emergenza Covid-19, compresi quelli del settore privato.

In merito al confronto sul rinnovo di un contratto scaduto da ere geologiche, la rottura definitiva si è perpetuata nelle scorse settimane a seguito di dichiarazione delle nostre controparti, Aris ed Aiop, che ancora una volta mettono in discussione la sostenibilità del rinnovo contrattuale, dopo aver sottoscritto un verbale presso il ministero con le Regioni e il Governo, dopo aver raggiunto un accordo con i nostri sindacati sulle tabelle economiche, dopo aver avuto ulteriori conferme dell’impegno massimo delle Regioni a risolvere anche nei territori dove gli accordi sulla remunerazione delle prestazioni erano in ritardo, oggi si utilizza la pandemia per chiedere ulteriori risorse, che comunque sono arrivate sia dal Dl Cura Italia che dal Dl Rilancio.

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La misura è colma, da 14 anni i lavoratori della sanità privata e da 8 quelli delle Rsa non vedono alcun aumento a fronte di profitti delle imprese che continuano a crescere grazie al contributo pubblico. È una vergogna. Non possiamo più giudicare affidabili soggetti datoriali che nel corso di questi mesi hanno disatteso ogni impegno, non solo quelli convenuti ai tavoli negoziali, ma anche quelli contratti ai tavoli istituzionali.

Si conferma e ci si prepara allo Sciopero Nazionale del prossimo 18 giugno,


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