Sanità: AOUI Verona si torna a parlare del caso Citrobacter. La CISL FP in difesa dei lavoratori

Non accenna a diminuire l'attenzione mediatica che il caso dell'infezione da citrobacter nell'Ospedale Donna Bambino di Borgo Trento a Verona ha suscitato già da alcuni mesi. Caso nel quale, in tutela del personale sanitario, a più riprese, la CISL FP di Verona si era sin da subito schierata, allo scopo di evitare anomali rimpalli di responsabilità.
Nella giornata di oggi, 14 dicembre, VeronaNews.net ha realizzato e mandato in onda una tavola rotonda, proprio per tenere alta l'attenzione sul tema e sulle responsabilità manageriali dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, alla luce anche di quanto ha relazionato la seconda commissione d'inchiesta, quella del Ministero della Salute, in cui si parla di "criticità ascrivibili, in prima istanza, alla mancanza di una forte 'goverance' della struttura sanitaria da parte dei vertici della Direzione aziendale nelle sue diverse espressioni".

Alla tavola rotonda, per CISL FP Verona, ha partecipato Marco Nundini, Segretario provinciale alla Sanità, che ha tenuto a far presente quanto è stato sempre forte l'impegno e la professionalità dei sanitari che quotidianamente operano in Azienda e, pur nell'assoluto rispetto della Magistratura che indaga sugli eventi, quanto risulti chiaro dalle relazioni sino ad oggi redatte che i livelli di responsabilità nella gestione della crisi si collocano nei vertici aziendali e che non possono essere scaricate su infermieri, oss, ostetriche e tecnici sanitari.