Sanità. AOUI Verona, Pronto Soccorso di Borgo Trento

Le segnalazioni di utenti e lavoratori dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona non possono essere in alcun modo sottovalutate. Lo ha ribadito il Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica Giovanni Zanini, intervistato dal quotidiano scaligero l'Arena che titola come il boom di accessi all'ospedale abbia mandato il sistema in tilt con "pazienti lasciati in corridoio fino a tre giorni in attesa di un posto letto in reparto".

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«Il Pronto soccorso preso d'assalto? Non ci stupisce: nelle ultime settimane, a Verona e provincia, sono stati sospesi diversi medici di famiglia che non erano in regola con l'obbligo di vaccinazione antiCovid per gli operatori sanitari, come previsto dal decreto 44. Ciò significa 10 mila assistiti "orfani" di un medico che possa fare da filtro almeno ai codici bianchi».

Giovanni Zanini, segretario generale della Cisl Funzione pubblica, riassume così un problema che, dice ai giornalisti che lo hanno contattato, non è stato affrontato in modo organico. «Per quanto riguarda gli ospedali, le sospensioni sono ovviamente graduali, anche nel tentativo di sollecitare gli indecisi a sottoporsi al vaccino e perché, nel caso in cui si registrasse una particolare concentrazione di personale No vax in determinati reparti, si creerebbero vuoti non semplici da colmare. Manca però, di fatto, ad oggi una mappatura seria del personale non vaccinato che potrebbe essere colpito dalla sospensione».

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E per un problema presentatosi di recente, c'è poi anche una questione annosa che stenta a rientrare, conseguenza di quei tagli lineari che dal 2010 hanno eroso personale sanitario alle strutture e che solo «grazie» alla crisi pandemica e alla conseguente necessità di assunzioni, si è riusciti a tamponare.

«Fortunatamente le assunzioni ci sono state», continua Zanini, «e ora negli ospedali siamo ai livelli del 2008, sia per i medici, che per gli infermieri».

Resta fermo l'impegno della CISL Funzione Pubblica di Verona nel raccogliere la voce di pazienti e operatori sanitari che, già sotto pressione dalle ondate pandemiche, si trovano quotidianamente a rapportarsi con difficoltà organizzative e gestionali.