Sanità: AOUI Verona firmata intesa per indennità e straordinari Covid agosto - dicembre
Nella giornata di ieri, 13 gennaio 2021, al tavolo di trattativa aziendale è stata firmata l'intesa relativa alle risorse residue stanziate a livello regionale (in totale 2 milioni e 500 mila euro per tutte le aziende sanitarie del Veneto), finalizzate alla remunerazione delle indennità e degli straordinari legati alla emergenza Covid 19, protrattasi sino ad oggi e purtroppo non ancora conclusa.
Il grosso delle risorse iniziali, oggetto dell'accordo regionale, è stato di fatto impiegato per erogare i medesimi istituti nel periodo dell'epidemia che si è chiuso al 31 luglio del 2020. Con questa parte residuale, in verità non particolarmente elevata (alla AOUI di Verona spettano poco meno di 200 mila euro), si procederà al pagamento per il periodo compreso tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2020.
Purtroppo, vale la considerazione che ogni impegno sindacale, anche massivo, a fronte di tale esiguo e penoso stanziamento, non offra il necessario ristoro economico per dare il giusto riconoscimento a tutti i protagonisti della lotta contro l'epidemia. Ma soprattutto pone importanti interrogativi su quali siano le prospettive legate alla analoga attività svolta in sanità nel 2021 nel perdurare dell'emergenza.
Per quanto riguarda le indennità di terapia intensiva e di malattie infettive, l'accordo appena siglato, che corre nei binari di quello a suo tempo firmato per le precedenti risorse, identifica i due gruppi di reparti/servizi destinatari delle indennità, in base al periodo in cui gli stessi sono stati definiti Covid ed alle caratteristiche definite anche dall'accordo regionale. Un terzo gruppo fa riferimento, invece, a chi non ha operato stabilmente in area Covid, ma limitatamente a precisi periodi limitati nel tempo oppure all'interno di sezioni Covid chiaramente identificate (escluse le aree grigie) oppure al personale coinvolto nell'assistenza Covid per singoli turni e per un tempo superiore alla metà del turno di lavoro.
Purtroppo, vale la considerazione che ogni impegno sindacale, anche massivo, a fronte di tale esiguo e penoso stanziamento, non offra il necessario ristoro economico per dare il giusto riconoscimento a tutti i protagonisti della lotta contro l'epidemia. Ma soprattutto pone importanti interrogativi su quali siano le prospettive legate alla analoga attività svolta in sanità nel 2021 nel perdurare dell'emergenza.
Per quanto riguarda le indennità di terapia intensiva e di malattie infettive, l'accordo appena siglato, che corre nei binari di quello a suo tempo firmato per le precedenti risorse, identifica i due gruppi di reparti/servizi destinatari delle indennità, in base al periodo in cui gli stessi sono stati definiti Covid ed alle caratteristiche definite anche dall'accordo regionale. Un terzo gruppo fa riferimento, invece, a chi non ha operato stabilmente in area Covid, ma limitatamente a precisi periodi limitati nel tempo oppure all'interno di sezioni Covid chiaramente identificate (escluse le aree grigie) oppure al personale coinvolto nell'assistenza Covid per singoli turni e per un tempo superiore alla metà del turno di lavoro.
A tale proposito, maggiori dettagli possono essere richiesti ai delegati CISL FP Verona presenti all'interno dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona.
Prosegue anche il nostro impegno nel monitorare la situazione aziendale e nel richiedere adeguate informative circa le segnalazioni di criticità che ci giungono dai lavoratori impegnati nell'emergenza, non ultima quella di oggi relativa alla Geriatria 5° piano di Borgo Trento.
Confortanti, invece, i dati di adesione delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Azienda coinvolti nella campagna vaccinale.
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