Sanità - AOUI Verona - Citrobacter: no ad intimidazioni e minaccie. CISL FP Verona vicina ai lavoratori: iniziative

Non ci stupisce la notizia di sospenzione cautelare di tre medici dell'asset dirigenziale dell'AOUI di Verona. Lo avevamo sostenuto sin dal primo momento che la relazione della Commissione regionale sottolineava con chiarezza carenze a livello organizzativo e gestionale della crisi.

Come in ogni caso con risvolti penali, e questo parebbe proprio esserlo, è però la Magistratura l'unica titolata a fare chiarezza ed a procedere secondo quanto la legge prevede. Per il dolore della perdita di un figlio non esiste un'unità di misura capace di riferirne peso e dimensone ed è quindi giusto che chiede chiede giustizia per tale incommensurabile dolore la ottenga, così come in ogni società civile dovrebbe accadere. L'infezione da Citrobacter che in questi giorni è salità alla ribalta dei media nazionali è frutto non solo di dolore, ma del legittimo desiderio di necessaria chiarezza che anche noi riteniamo debba essere fatta. Presto e bene.

La pressione emotiva che in questi giorni accompagna le notizie non può però prescindere dal rispetto delle persone, non può essere generalizzata ed estesa a priori su tutto il personale (infermieri, oss, ostetriche, tecnici sanitari) che ad una emergenza nell'emergenza ha risposto con impegno e dedizione.

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Non sono quindi giustificabili, in nessun modo, le intimidazioni e le minacce, anche pesanti, rivolte a queste lavoratrici ed a questi lavoratori, anello debole di un catena su cui sarebbe troppo facile, nel gioco dei quattro cantoni, scaricare le responsabilità gestionali ed organizzative. Per questo CISL FP di Verona ha ritenuto un un atto doveroso segnalare alla Procura quanto è apparso in queste ore sui social.

Lo ha fatto non solo come atto a tutela e sostegno degli operatori sanitari oggetto di tali minacce, ma come monito affinché la giusta causa della ricerca di responsabilità non abbia ad esondare in un lincaggio generalizzato che poco avrebbe a che vedere con la verità e non farebbe altro che aggiungere dolore al dolore. Superfluo ricordare che i lavoratori dell'Ospedale Donna e Bambino della AOUI di Verona sono i primi a chiedere verità e giustizia.

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Rassegna stampa del nostro impegno di sostegno dei lavoratori dell'Ospedale Donna e Bambino
(cliccare sulle immagini per video o pdf)


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