Funzioni locali. Comune di Verona. Criticità sede Adigetto: verso lo stato di agitazione

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La CISL Funzione Pubblica di Verona, con nota del 11 ottobre 2021, aveva già evidenziato le condizioni in cui le lavoratrici e i lavoratori del servizi al cittadino di via Adigetto sono costretti a lavorare. Malgrado qualche debole rassicurazione da parte di questa Amministrazione, ad oggi purtroppo non vi sono evidenze concrete di attività che possano risolvere questa situazione lavorativa insostenibile.

Il microclima estremamente rigido non ha avuto una soluzione accettabile. Questo problema è stato evidenziato da molte richieste, fatte anche dal personale esasperato dalla situazione, e per questo motivo avevamo chiesto dei chiarimenti sui seguenti punti:
  • un intervento tecnico per le temperature e per il rumore fonte di stress/lavoro
  • la sorveglianza sanitaria da VDT
  • valutazione e intervento organizzativo per la sicurezza da aggressioni;
Ad oggi purtroppo non si è assistito ad una svolta concreta che si concentri sulla prevenzione primaria dei rischi. La salute è stata definita come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità “ e la mancata sorveglianza sanitaria da VDT dimostra il  mancato rispetto delle norme sulla salute e sicurezza, perché siamo tutti consapevoli che i dipendenti superano le 20 ore di videoterminale alla settimana.

E' palese il mancato coinvolgimento dei lavoratori, che devono essere attivamente integrati nella relativa sorveglianza sanitaria e nell’effettuare la valutazione del rischi. Risulta utile ribadire che l'inosservanza delle disposizione di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, rappresenta anche un fatto penalmente rilevante.

Ribadiamo che in questo tempo di grande disagio per tutta la cittadinanza gli uffici del servizio al cittadino sono sempre rimasti “eroicamente” aperti, costituendo un presidio/riferimento fondamentale, dando risposte e certezze in un momento storico disperato. Sottolineamo che affrontare l'inverno ed i difficili momenti futuri, per le lavoratrici e i lavoratori in queste attuali condizioni, non è plausibile, né accettabile. Per questo nell'assemblea dei lavoratori tenutasi mercoledì 15 dicembre, le dipendenti e i dipendenti hanno votato all'unanimità la proclamazione dello stato di STATO DI AGITAZIONE.

La CISL FP di Verona, con una nota formale, in base all’art. 9 della L.300 del 1970 ha chiesto  urgentemente di conoscere quali misure sono state previste nel DVR a difesa da aggressioni, rumore e microclima e quali siano le temperature nella quale gli uffici devono operare, considerato che come già dimostrato le temperature arrivano a 16 gradi, queste condizioni sono inaccettabili.

Siamo fiduciosi che il Signor Prefetto saprà tenere in considerazione dette esigenze, nel presupposto che nessun Comune intenda sottrarsi ai propri obblighi di legge nella sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, in un momento che vede un incremento intollerabile degli infortuni sul lavoro: la salute e la sicurezza sul lavoro deve essere perseguita da tutte le amministrazioni pubbliche, nessuna esclusa, quale principio fondante di uno stato democratico e civile che tutela il diritto fondamentale alla salute!

Abbiamo scritto, nero su bianco, che se dopo 10 giorni dalla nostra lettera non vi saranno delle comunicazione chiare e concrete con tempistiche certe sulla risoluzione delle molte criticità, si attiverà lo stato di agitazione mettendo in atto tutti gli istituti previsti dalla normativa.

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