Covid 19 - Nessuno si senta abbandonato: ore straordinarie, indennità di area critica e di malattie infettive

Sicurezza prima di tutto. Senza però dimenticare il disagio ed i propri diritti che non possono essere cancellati dall'emergenza: dalle ore straordinarie lavorate alle indennità di area critica e di malattie infettive, che dovranno esserci per tutti i lavoratori coinvolti, anche temporaneamente, nell’emergenza, nessuno escluso, passando dalla rapida erogazione in busta paga dei 100 euro per la presenza del mese di marzo.

“Prima la sicurezza” non è un semplice slogan.
E’ la sintesi dell’impegno che noi della CISL FP abbiamo posto in questi giorni così complicati nel gestire le problematiche che si presentano nell'emergenza, e sono moltissime. Ve lo abbiamo raccontato, giorno dopo giorno: abbiamo promosso azioni attraverso lettere di denuncia, articoli di giornale e social media, tavoli regionali e aziendali per promuovere la disponibilità di tutti i DPI necessari alla vostra sicurezza ed a quella dei cittadini, abbiamo presentato proposte per migliorare l’organizzazione e la gestione dei professionisti coinvolti nell’emergenza. Stiamo facendo il possibile per darvi un’informativa seria e coerente con la realtà, sia su aspetti professionali che sui vostri diritti, perché, anche in questi momenti emergenziali abbiamo dei DIRITTI immediatamente esigibili (pensiamo ad esempio ai 100 euro per la presenza in servizio nel mese di marzo) e dei diritti per il raggiungimento dei quali stiamo tessendo un mosaico che porterà poi al riconoscimento professionale sotto l’aspetto sia economico che giuridico.

Il D.leg. Cura Italia sancisce il diritto a vari istituti (giorni straordinari di congedo 104 e giorni per i nostri figli a casa da scuola…), che le aziende difficilmente stanno concedendo dovendo impiegare ogni operatore sanitario per contenere l'epidemia. E' giusto che si sappia, se mai ce ne fosse ancora il bisogno.  Questa criticità noi l’abbiamo denunciata alle direzioni e affrontata con la Regione che sta intervenendo a supporto di questi diritti negati. Cerchiamo di fornirvi la massima assistenza operativa attraverso i nostri Patronati, potete contattarli ai nostri call center e istruiremo le vostre pratiche con competenza ed efficienza.

 “Prima la sicurezza” non può pero essere nemmeno un alibi per non pensare a dare il giusto valore agli enormi sacrifici chiesti da chi è sul fronte dell’epidemia. Per questo la CISL FP ha chiesto risorse aggiuntive da stanziare nell’immediato, a finanziamento delle ore straordinarie lavorate. Le indennità di area critica e di malattie infettive dovranno esserci per tutti i lavoratori coinvolti, anche temporaneamente, nell’emergenza, nessuno escluso.

Stiamo valutando idee e proposte da portare ai tavoli aziendali. Concrete, applicabili velocemente, equilibrate e non divisive. Quanto per non cadere in precipitose istintive iniziative che iniziano a circolare in forma anonima nelle nostre aziende o in proclami demagogici che non ci appartengono. In primis l’erogazione in busta paga del già citato bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, che, durante il periodo di emergenza sanitaria Covid 19, continuino a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo 2020.

 “Prima la sicurezza” resta la priorità, ma non deve impedirci di guardare avanti, al dopo.
Quando si spegneranno i riflettori, se qualcuno pensa di ritornare al vecchio modo di considerare gli infermieri e tutti i professionisti sanitari, allora sarà il momento di intervenire con forza e veemenza e di dire no! Non permetteremo che oggi si riempiano le prime pagine dei giornali, considerandoci eroi, e domani si torni nell’oblio più totale, mal pagati, mal considerati come numeri da mandare alla lotteria del destino. Abbiamo già presentato in ARAN la nostra proposta di contratto che miglioreremo ulteriormente con il vostro contributo, daremo seguito al possibile aumento dei fondi accessori per la valorizzazione specialistica e la vera remunerazione del disagio.

Molta strada è da percorrere, ma abbiamo benzina per arrivare al traguardo, potete contarci, ora più che mai. Vi stiamo tutelando adesso nella fase acuta dell’emergenza sanitaria e lo faremo anche dopo, con ogni mezzo e a qualunque costo.

E questo non è un pesce d’aprile.