Covid 19 - Istituto Assistenza Anziani di Verona - il perché delle nostre scelte

In questi giorni è stato fortissimo l'impegno nel dare voce alle istanze delle lavoratrici e dei lavoratori che operano, anch'essi in piena emergenza epidemiologica, all'interno dell'Istituto Anziani di Verona. La crisi epidemica, infatti, non risparmia nessuno ed è cronaca di ogni giorno di quanto le case di riposo o gli istituti votati all'assistenza degli ospiti più anziani stiano diventando un target privilegiato per l'infezione.

Per questo CISL FP di Verona si è immediatamente attivata, nel solco di una tradizione di massima attenzione al Terzo Settore, all'assistenza dei più deboli e al vasto ambito socio assistenziale, spesso sottovalutato. Da più parti, sin dall'inizio dell'emergenza, ci giungono segnalazioni che mettono in evidenza uno stato di grande sofferenza per la gestione epidemiologica in atto, già di per sé difficile per le complessità organizzative regionali e che, sin dal primo momento, all'Istituto Assistenza Anziani di Verona, si stanno manifestando con una grave e totale mancanza di Dispositivi di Protezione Individuale idonei ad affrontare con correttezza ed efficacia la diffusione del virus.


Abbiamo scelto, insieme a UIL FPL, di utilizzare due minuti dell'emergenza per un raccordo attivo con tutti gli attori interessati, coinvolgendo della questione sollevata dai lavoratori non solo la Direzione dell'Istituto, ma l'Azienda ULSS 9 Scaligera, lo SPISAL di Verona, la Prefettura, la Direzione Provinciale del Lavoro, l'Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociale, persino il Sindaco del Comune di Verona. Tutto ciò per fare rete, per dare risposte rapide ed efficaci. Per poter prevenire il contagio, per lavorare in sicurezza.

Due minuti di azioni mirate a trovare soluzioni e non slogan. Abbiamo quindi:
  • Attenzionato l'efficacia della nostra lettera allo SPISAL di Verona con la  relativa calendarizzazione della possibile ispezione.
  • Raccolto evidenza dell'avvenuto contatto tra lo SPISAL di Verona e il RSPP dell’Istituto Assistenza Anziani per un preliminare confronto.
  • Contattato la Protezione Civile circa la distribuzione dei DPI a tutte le strutture Socio Sanitarie del territorio, in primis l'Istituto
  • Sentita la ULSS 9 Scaligera circa la possibilità di una convenzione con strutture private certificate per la lettura dei tamponi e facilitare l'esecuzione del tampone immediata di tutti gli ospiti ed i lavoratori coinvolti.
  • Valutato con l'Azienda Sanitaria territoriale la possibilità di impiego di un nuovo kit rapido per la valutazione di positività al virus.  
  • Contattato la Prefettura di Verona, con il diretto interessamento del Segretario Generale della CISL di Verona.
  • Scritto un'ulteriore nota del 26 marzo allo SPISAL per sollecitare un intervento, vista la notizia a mezzo stampa della positività di un medico della struttura.
Questo il nostro impegno, che continua, mantenendo alta l'attenzione sin da subito rivolta alle criticità segnalate. Un impegno concreto, non demagogico, per garantire, sin da subito, la disponibilità di dispositivi di protezione, attivare percorsi formativi per il personale, tampone  a tutti i Dipendenti e agli Ospiti della Struttura, uscire dal clima organizzativo di mera sopraffazione che non giova all'emergenza in atto.

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