Covid 19 - CISL FP Veneto: non più prorogabile il differimento di attività non urgenti

Il Decreto Legge 9 marzo 2020, n. 14, Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio Sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID – 19, all’art. 13 prevede: "Al fine di impegare il personale sanitario delle strutture pubbliche o private prioritariamente nella gestione dell’emergenza, le regioni possono rimodulare o sospendere le attività di ricovero e ambulatoriali differibili e non urgenti, ivi incluse quelle erogate in regime di libera professione intramuraria."
Con una nota dell'11 marzo indirizzata all'Assessore alla Sanità, servizi sociali, programmazione socio-sanitaria della Regione Veneto, la CISL FP Veneto ha segnalato diritenere non più prorogabile il differimento di attività non urgenti quali, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo: attività poliambulatoriale generale e specialistica sia nell’ospedale che nel territorio, attività preventive (screening e vaccinazioni differibili), attività di diagnostica radiologica non urgente, attività endoscopica non urgente, etc.
Ha altresì indicato che la necessaria flessibilità dovuta alla specificità dei singoli territori e alle diverse vocazioni delle strutture sanitarie (HUB o SPOKE) non può in ogni modo determinare condizioni ingiustificate di difformità tra le varie Aziende Sanitarie della nostra regione (sospensione o mantenimento attività di vaccinazione, screening, ecc.) che possono determinare ulteriore confusione sia tra gli operatori che tra i cittadini.
CISL FP ritiene indispensabile e urgente trasmettere disposizioni uniformi e se necessario, motivare scelte diverse tra struttura e struttura e di tali scelte complessive informare i cittadini e gli operatori.