CISL FP Verona. Mobilitazione rinnovo contratto UNEBA. Richiesta d'incontro anche al Vescovo di Verona
Prosegue in modo attivo e fattivo la grande mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che
operano nelle strutture con Contratto Uneba. Un contratto scaduto da oltre 4 anni. E per il quale la
parte datoriale non si è mai offerta ad un confronto costruttivo e realistico: i 50 euro proposti, pari a un aumento del 3,58% circa, sono del tutto insufficienti a recuperare l’aumento dell’inflazione che dal 2020 ha eroso in maniera importante il potere di acquisto dei lavoratori.
Il prossimo 4 settembre, alle ore 11, presso OASI di San Bonifacio si terra un presidio e un'assemblea sindacale unitaria nell'ambito della mobilitazione, che in Veneto coinvolgerà tutti i territori, per una sofferta vertenza che, ormai pare inevitabile, volgerà allo sciopero nazionale.
"Lo sciopero è sempre una misura estrema", dichiara alla stampa Giovanni Zanini, Segretario Generale CISL FP Verona, "ma è davvero deludente il comportamento delle associazioni datoriali del settore, ancor più dopo l'incontro svoltosi del 18 aprile, convocato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che non ha dato risposte concrete alle richieste sindacali e dei lavoratori".
"Lavoratrici e operatori che meritano il massimo rispetto per l'impegno costante nella cura dei più deboli e ai quali non più possibile riconoscere un doveroso rinnovo contrattuale capace di riconoscere una giusta dignità professionale", ribadisce Zanini che prosegue ricordando che è "stata Inviata anche una richiesta di incontro a sua eccellenza reverendissima Mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona, per sensibilizzare le case di riposo a connotazione religiosa alla sottoscrizione di un contratto ormai ineludibile".