CISL FP Verona. Emergenza invecchiamento nel veronese: necessaria la riforma della IPAB


Che non si possa più aspettare è evidente innanzi ai dati demografici del veronese che ci suggeriscono che, in termini di offerta relativa ai servizi per anziani siamo in evidente sofferenza e tra qualche anno sarà anche peggio, una vera emergenza.

Ad affermarlo e Giovanni Zanini, Segretario Generale CISL FP Verona, che, ripreso dalla stampa locale, parla di 1.500 anziani in lista d'attesa per un posto in casa di riposo nel territorio scaligero, persone costrette a rimanere a casa, con l’intero carico assistenziale che grava sulle spalle delle famiglie, fatto salvo qualche intervento di assistenza domiciliare, e sottolinea come "l ’analisi dei bisogni dei pazienti anziani, valutati attraverso strumenti come le schede di valutazione multidimensionale dell’adulto (S.Va.M.A.), evidenzia come la complessità dello stato clinico e patologico sia aumentata rispetto al passato".

Zanini sottolinea che "i pazienti di oggi richiedono una combinazione di assistenza sociale, sanitaria e assistenziale, con costi che spesso non sono chiaramente attribuibili a un singolo ambito, complicando ulteriormente la gestione dei servizi e delle risorse".


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Gli assistiti hanno bisogni sociali, assistenziali e sanitari e il perimetro di questi bisogni, la voce a bilancio, non sono più così distinguibili, talvolta tutti e tre presenti in un solo individuo. La stessa normativa quando si tratta di attribuirne i costi, pecca nelle definizioni (le sentenze circa la pertinenza sanitaria per Alzheimer ne sono un esempio). A rincarare la dose poi la disaffezione delle persone alle professioni di cura per eccesso dei carichi di lavoro e bassa retribuzione.

E la criticità su un tema che riguarda l'assistenza alle persone ed ai più fragili è come miele per le multinazionali del settore profit hanno iniziato ronzare vistosamente intorno mercato veneto, vedendo in questa crisi un’opportunità di business.

Zanini si chiede perché, a questo punto, la Regione Veneto non intervenga con una riorganizzazione generale della territorialità, investendo maggiormente nell’invecchiamento attivo, nella riforma delle IPAB, nel miglioramento della qualità della presa in carico dell’utenza e nella qualificazione e assunzione del personale socio-sanitario. Tutte cose che la CISL FP sostiene da tempo.

C'è dunque bisogno di un segnale chiaro è deciso, a partire, afferma il segretario della CISL FP Verona, "dalla agognata riforma delle IPAB, attesa da anni, una delle soluzioni più urgenti, insieme all’aumento del numero delle impegnative di residenzialità e a un potenziamento del personale di cura pubblico, con una relativa adeguata retribuzione, s'intende".

Interventi essenziali, non solo per garantire un trattamento dignitoso ai nostri anziani, ma anche per sostenere il personale socio-sanitario, che attualmente lavora in condizioni di carico eccessivo e con retribuzioni insufficienti.

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